Il quarzo è ora esposto al Museo cantonale di storia naturale a Lugano.
La calda estate del 2022 ha prodotto il ritiro di molti ghiacciai sulle Alpi. Tra questi, figura anche quello di Valleggia in Val Bedretto, nel Canton Ticino. Qui, Stefano Daverio e Mattia Soldati – collaboratori della Sezione forestale del Dipartimento del territorio – hanno scoperto una gigantesca punta di quarzo sommersa nel materiale detritico distante pochi metri dal ghiaccio.
Dove vederlo
Il quarzo è stato esposto al Museo cantonale di storia naturale a Lugano. Il reperto ha un peso pari a 55 chilogrammi e rappresenta uno dei più importanti ritrovamenti di quarzo in Ticino.
La regione del ghiacciaio di Valleggia è celebre dal punto di vista mineralogico: esattamente 25 anni fa, alla Cima di Lago, era stato scoperto il più grande cristallo di quarzo mai trovato in Ticino.
Come nasce un quarzo
Il quarzo ha origine dalle rocce magmatiche ed è costituito dalla combinazione da silicio e ossigeno. Nella loro combinazione formano dei tetraedri nei quali l’atomo di silicio è disposto al centro (minerali). La sua forma è un prisma esagonale con ai vertici le facce di due romboedri disposte in modo tale da formare una bi-piramide esagonale.
Benefici
Si ritiene che il quarzo sia in grado di possedere delle proprietà terapeutiche e riequilibranti. Una pietra preziosa, capace di agire e modificare le emozioni. Per molti il quarzo - nelle sue differenti varietà cromatiche - può conferire benessere e calma. Basta tenerlo in casa, in tasca o in mano, oppure come ciondolo da appendere ad una collana. Secondo alcuni, le sue proprietà energetiche sono in grado di ridurre la febbre e attenuare i dolori del mal di testa.
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