Nonostante la crisi abbia colpito anche il settore vinicolo, la quota di mercato dei vini svizzeri aumenta del 2,5%.
La crisi economica innescata dalla pandemia da Covid-19 ha colpito duramente anche il settore vinicolo, lo scorso anno, ma allo stesso tempo ha evidenziato un maggiore acquisto da parte dei consumatori di vini autoctoni. Il settore vinicolo svizzero ha infatti guadagnato quote di mercato per il quarto anno consecutivo.
Veniamo al bilancio finale del consumo del vino: si è osservato un incremento di 85’000 litri nel consumo di vino bianco svizzero per un totale di 47,2 milioni di litri (+0,2%) e di 260’000 litri nel consumo di vino rosso svizzero per un totale di 47,7 milioni di litri (+0,6%).
Consumo di vini esteri
Per quanto riguarda il consumo di vini esteri, si è registrato un forte calo pari a 15,4 milioni di litri: rispetto all’anno precedente sono stati consumati 9,6 milioni di litri di vino rosso in meno e 5,8 milioni di litri di bianco in meno; mentre il consumo di spumante è cresciuto ancora, segnatamente del 2,1 per cento, attestandosi a 20,5 milioni di litri. Si tratta dell’unico aumento registrato nel consumo di vino.
Come gli anni scorsi il principale Paese di importazione è stato l’Italia (+2,5% rispetto al 2019), seguito dalla Francia (+3,2%) e dalla Spagna (-3,2%).
La quota di mercato dei vini svizzeri sale
Nonostante il forte calo del consumo di vino, per il 2020 si denota un aumento della quota di mercato dei vini svizzeri che è cresciuta del 2,5 per cento, attestandosi al 39,5 per cento. Se però da questa escludiamo i 7,1 milioni di litro di no declassato – misura di sgravio del mercato – la quota di mercato è del 37,7 per cento.
Questo perché – secondo l’Osservatorio svizzero del mercato del vino OSMV – le abitudini di consumo durante la crisi sono cambiate e hanno portato un aumento delle vendite del commercio al dettaglio. L’aumento della vendita al dettaglio – da parte di otto rivenditori – di vini svizzeri è stata del 13,6% rispetto all’anno precedente, mentre per i vini esteri l’aumento è dell’11,2%.
L‘ulteriore calo del consumo di vino nel 2020 è riconducibile anche e ovviamente alle limitazioni imposte al settore della ristorazione a causa della pandemia di COVID-19. Quindi nonostante si sia registrato un lieve incremento del consumo di vino svizzero, questo non può essere considerato un consumo effettivo, ma piuttosto una conseguenza del declassamento di vini DOC in vino da tavola, che ha comportato una riduzione delle scorte.
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