A distanza di poco più di un mese dal referendum del 13 giugno, iniziamo ad analizzare i 5 quesiti che saranno oggetto della votazione. I primi sondaggi diffusi preannuncerebbero cinque "sì".
L’appuntamento con il referendum del 13 giugno si sta avvicinando. I primi sondaggi diffusi pochi giorni fa sul sito di RSI, parlano di cinque Sì. Il rilevamento lanciato dalla SSR ha visto la partecipazione di circa 23 mila aventi diritto di voto distribuiti in tutte le Regioni del Paese, ed è stato effettuato tra il 19 aprile e il 3 maggio.
Veniamo allora ai cinque argomenti che saranno oggetto della prossima votazione referendaria, tutti argomenti di estrema rilevanza: agricoltura e ambiente (acqua e pesticidi), la legge Covid-19, la legge CO2 sulle emissioni di gas a effetto serra e infine le nuove misure per la lotta al terrorismo. Analizziamo nel dettaglio i quesiti che saranno sottoposti alla votazione e gli schieramenti favorevoli e contrari.
Il primo quesito: Acqua potabile
L’iniziativa nasce nel 2018 e ha ottenuto circa 114 mila firme a sostegno : “Per acqua potabile pulita e cibo sano”,è il primo quesito su cui il popolo svizzero sarà chiamato a esprimersi il prossimo 13 giugno. La proposta di modifica della costituzione è stata respinta da entrambe le Camere federali e vede la contrarietà del Governo.
La modifica ha per oggetto i pagamenti diretti, quelli che la Confederazione versa - sotto forma di contributi - alle imprese agricole. Questi contributi però sono vincolati all’adempimento di una serie di presupposti in ambito di tutela ambientale. Il testo oggetto della votazione vuole rendere il quadro normativo ancora più stringente: i pagamenti sarebbero condizionati dall’esclusione dei pesticidi nelle coltivazioni e dalla eliminazione degli antibiotici negli allevamenti di bestiame.
Il secondo quesito: "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici"
Anche il secondo quesito ha per oggetto l’agricoltura e il benessere ambientale. "Per una Svizzera senza pesticidi sintetici" vuole bandire l’uso delle sostanze dannose nell’agricoltura. Anche questa iniziativa, depositata tre anni fa, è stata respinta dal Governo e dalle Camere.
Cosa succede se l’iniziativa sarà accolta?
Qualora l’iniziativa venga accolta l’attuazione delle norme presentante nel testo di modifica dovrebbero entrare in vigore entro 10 anni, nel frattempo sono ammesse alcune deroghe all’utilizzo di pesticidi ad esempio in caso di penuria. Trascorsi i 10 anni, però, le eccezioni non saranno più riconosciute.
Terzo quesito: la Legge Covid-19
La legge Covid-19 disciplina competenze speciali spettanti al Consiglio federale per contrastare l’epidemia della Covid-19 e per far fronte alle eventuali ripercussioni di questa a livello sociale ed economico. Ad esempio all’interno della Legge (art.6a) è stata prevista la base legale per il successivo sviluppo del certificato Covid - unico e non falsificabile- e, inoltre, sta attivamente collaborando al progetto «Green Pass», in modo da ottenere un certificato Covid unitario, riconosciuto a livello internazionale e non falsificabile che attesti l’avvenuta vaccinazione, la negatività del tampone oppure ancora la guarigione dalla Covid-19.
Inoltre la legge prevede un quadro di interventi e provvedimenti in diversi ambiti a partire da quello sanitario, articolo 3, in cui è prevista la possibilità di obbligare fabbricanti e distributori nonché strutture sanitarie a notificare le scorte di agenti terapeutici e dispositivi di protezione e altro materiale utile ai fini dell’assistenza sanitaria.
Un “no” alla legge Covid-19 eliminerebbe le basi legali necessarie per le misure economiche e sociali di contrasto alla pandemia.
Il quarto quesito: la legge sulle emissioni di CO2
I cambiamenti climatici inoltre comportano ondate di calore e siccità, ma anche l’aumento del rischio di inondazioni, frane e altri pericoli che danneggiano popolazione e agricoltura. Il Consiglio Federale e il Parlamento, proprio per questo, si erano mossi con l’intento di ridurre le emissioni di CO2 con la revisione della legge sulla CO2, che mira a dimezzare – entro il 2030 - le emissioni di gas serra nel paese.
La revisione della legge sulla CO2 è stata però ampiamente criticata dagli ambienti economici (in parte protagonisti delle trasformazioni previste nella revisione), che l’hanno definita – come riportato da RSI News – “costosa e inefficace”, dal momento che una riduzione nazionale non impatterebbe – secondo questi – a livello globale; ma anche dagli attivisti che hanno giudicato il progetto insufficiente. Secondo gli attivisti la revisione non è abbastanza incisiva per arginare i cambiamenti climatici in atto. L’ultima parola rimane quella dei cittadini, che sono chiamati a esprimersi sulla revisione il prossimo 13 giugno 2021.
Il quinto quesito: terrorismo
Il quinto quesito ha per oggetto la legge federale sulle misure di polizia nella lotta al terrorismo (MPT), che affonda le radici dalla preoccupazione dopo i più recenti attentati terroristici in Europa. La legge prevede quindi interventi più tempestivi, che possono essere intrapresi dalla polizia in presenza di concreti indizi sulla minaccia eversiva rappresentata da una persona.
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