Il quinto quesito su cui si pronuncerà il popolo svizzero il prossimo 13 giugno, ha per oggetto la legge federale sulle misure di polizia nella lotta al terrorismo (MPT). Di che cosa si tratta?
Il quinto quesito del referendum su cui si pronuncerà il popolo svizzero il prossimo 13 giugno, ha per oggetto la legge federale sulle misure di polizia nella lotta al terrorismo (MPT). La legge affonda le sue radici nella preoccupazione dopo i più recenti attentati terroristici in Europa e prevede quindi interventi più tempestivi, che possono essere intrapresi dalla polizia in presenza di concreti indizi sulla minaccia eversiva rappresentata da una persona.
Il testo del quesito
Volete accettare la legge federale del 25 settembre 2020
sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT)?
La legge sulle misure di polizia e la lotta al terrorismo, in breve
Come già anticipato il contesto in cui affonda le radici l’iniziativa legislativa è quello dei numerosi attacchi che si sono susseguiti nel corso degli ultimi anni, dopo l’attacco di Parigi del 2015. Secondo le analisi svolte dal Servizio delle attività informative della Confederazione la minaccia del terrorismo è elevata, ancora oggi, anche nel territorio della Svizzera.
Al momento la polizia può intervenire solamente nel caso in cui un individuo ha commesso un reato, ma secondo il Parlamento e il Consiglio Federale questo margine di intervento non è sufficiente nella lotta al terrorismo, dal momento che per contrastare gli attacchi terroristici è necessario intervenire prima che il reato sia stato commesso.
Per questo è stata creata la nuova base legale che permetterà maggiore intervento alla Polizia anche a titolo preventivo, quindi prima ancora che il reato sia stato effettivamente e materialmente commesso dagli individui.
La legge federale quindi permetterebbe alle autorità di intervenire contro le persone che potrebbero rappresentare una minaccia terroristica. A coloro che vengono individuati come potenziali minacce potrebbe essere imposto l’obbligo di presentarsi presso le autorità o il divieto di avere contatti o ancora di lasciare la Confederazione. Nel caso più estremo si può anche ricorrere agi arresti domiciliari.
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Le raccomandazioni per il Sì
Il Consiglio Federale e il Parlamento ritengono che la minaccia terroristica in Svizzera si ancora elevata e per poter prevenire in modo efficace gli attentati la polizia ha bisogno di un margine di intervento più ampio nonché di strumenti supplementari. Secondo le istituzioni questi strumenti permettono di migliorare e di garantire la sicurezza della popolazione.
Le raccomandazioni per il No
I comitati referendari ritengono che la legge sia inefficace e che, inoltre, definisca in modo del tutto insufficiente l’attività terroristica oltre a violare i diritti dell’infanzia e dell’uomo. Allo stesso tempo il problema evidenziato, dai comitati, è quello di compromettere la separazione dei poteri.
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