Il Comitato misto dell’Accordo di libero scambio tra Svizzera e Ue ha rivisto i prezzi sui prodotti agricoli trasformati provenienti da Ue e Paesi terzi.
Per tutelare la competitività dell’industria alimentare svizzera, l’Accordo di libero scambio Svizzera-Ue disciplina il commercio bilaterale tra Svizzera e Unione europea. Permettendo alla Confederazione di compensare i prezzi più elevati delle materie prime agricole con dazi sui prodotti agricoli trasformati all’importazione. Dal 1° ottobre prossimo, dunque, saranno rivisti i prezzi di cioccolato, biscotti e altri prodotti da forno, alimenti per bambini, paste alimentari e gelati, in base a quanto deciso lo scorso 8 settembre, dal Comitato misto dell’Accordo di libero scambio Svizzera-Ue del 1972.
Revisione dei dazi
Il protocollo n. 2 dell’Accordo di libero scambio Svizzera-UE (RS 0.632.401.2) disciplina il commercio bilaterale Svizzera-UE di prodotti agricoli trasformati, e definisce i suddetti dazi, basandosi sui prezzi di riferimento delle materie prime agricole.
Sempre dal 1° ottobre 2022 il Consiglio federale adeguerà i dazi applicati nel commercio di prodotti agricoli trasformati con Paesi terzi esterni all’UE, anch’essi poggianti su differenze di prezzo aggiornate periodicamente.
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