I rubinetti del gasdotto erano stati chiusi il 31 agosto.
Alle 3 di domani mattina, ora di Mosca, Nord Stream dovrebbe riprendere i flussi verso l’Europa. E a quanto pare, sembra che Gazprom rispetterà i tempi indicati alla chiusura dei rubinetti avvenuta lo scorso 31 agosto. Intanto i mercati tirano un sospiro di sollievo, anche se i timori di un ulteriore sospensione rimane sempre dietro l’angolo, soprattutto perché il tempo per arrivare preparati all’inverno sta per scadere. I prezzi del gas, nel frattempo, ad Amsterdam scendono: alle 11.14 segnano 215,880 euro/megawattora in flessione dell’11,5%, poi crolla del 15% a 206 euro, inesorabile verso la più ampia perdita settimanale da quando è iniziata la guerra. Così come il secondo indice di riferimento, nel Regno Unito, è sceso del 12%.
Ripartenza senza sorprese
Il pensiero comune dei politici europei, considerava uno stop prolungato da parte di Mosca che tra una manutenzione e l’altra tiene in ostaggio l’Europa, a suo piacimento. Gli Stati europei, intanto, corrono ai ripari come meglio possono, con le scorte di gas che hanno superato l’80% in quasi tutte le nazioni. L’Ungheria, qualche giorno fa, ha strappato un contratto con la stessa Gazprom da 5,8 milioni di metri cubi circa di gas naturale in più su base giornaliera. La Germania, dal canto suo, ha affermato di non poter far affidamento sulle forniture russe durante i mesi più freddi, proprio perché si teme l’ennesima sospensione delle forniture da parte di Gazprom che di fatto potrebbe spegnere le luci dell’Europa intera, in preda al freddo e al gelo.
Stando a quando detto nei giorni scorsi dalla compagnia di gestione di Nord Stream, l’unica turbina funzionante deve sottoposta a manutenzione tecnica ogni 1’000 ore di lavoro. In media ogni 42 giorni circa. Dunque, i prossimi controlli dovrebbero verificarsi a metà ottobre.
Botta e riposta tra Ue e Mosca
"Sono delle ferma convinvzione che è tempo di un tetto al prezzo del gas dai gasdotti russi in Europa", ha detto la presidente della commissione Unione europea (Ue), Ursula von der Leyen. Mentre da Mosca arriva pronta la risposta tramite il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass: "Se i Paesi ostili metteranno un tetto ai prezzi sulle risorse energetiche russe, Mosca fornirà petrolio solo ai Paesi che si adeguano alle condizioni del mercato".
Riparte al 20%
Le informazioni pubblicate da Gazprom indicano la ripartenza dei flussi puntuali per domani all’alba, con una fornitura al 20% della capacità normale, come prima della sospensione.
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