Alla due giorni parteciperanno Maurer e Parmelin, oltre al presidente della Bns, Jordan.
Dal 12 al 14 ottobre, a Washington si terrà la riunione annuale del Fondo monetario internazionale (Fmi) e della Banca mondiale. Parteciperà anche la Svizzera che sarà rappresentata dai consiglieri federali Ueli Maurer e Guy Parmelin, nonché dal presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Thomas Jordan. La riunione sarà preceduta da un vertice tra i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali del G20.
Il focus degli incontri
In ballo le sfide economiche a livello globale e sulla conseguente necessità d’intervento. Oltre a comportare regressioni nella lotta alla povertà e ad aggravare l’indebitamento di molti Paesi, le conseguenze della guerra in Ucraina e il perdurare delle dinamiche inflazionistiche stanno rallentando la ripresa dell’economia mondiale. A implicare ulteriori gravi rischi sono al contempo la scarsità di alimenti, le difficoltà di approvvigionamento energetico e il cambiamento climatico.
Il ruolo della Svizzera
Nell’ambito del Fmi, la Svizzera sostiene in particolare un credito di emergenza destinato a finanziare l’acquisto di alimenti. Inoltre, la Svizzera ha annunciato lo stanziamento di un contributo a un nuovo fondo di resilienza per promuovere misure a livello politico-economico volte a contrastare il cambiamento climatico.
Investire su sistemi alimentari ed energetici sostenibili
La Svizzera sostiene altresì le misure della Banca mondiale in materia di gestione della crisi e sottolinea l’importanza di investire in sistemi alimentari ed energetici sostenibili. Si adopera affinché la Banca mondiale mobiliti ulteriori risorse per far fronte alle sfide globali come il cambiamento climatico, in stretto coordinamento con gli altri attori dello sviluppo.
Al fine di garantire la sostenibilità del debito nei Paesi più poveri, la Confederazione continua ad adoperarsi a sostegno di una trasparenza sul debito, di un’applicazione coerente e di un miglioramento degli strumenti del FMI e della Banca mondiale.
Infine, si impegna a favore di una politica della spesa pubblica moderata e, in occasione del vertice del G20, farà sì che venga garantita la certezza del diritto delle imprese interessate nell’attuazione delle norme sull’imposizione dell’economia digitale.
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