"L’elevato livello dell’inflazione rappresenta una sfida importante. Il Consiglio direttivo assicurerà un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine" si legge nella nota.
E’ ufficiale: dal 1° luglio la Banca Centrale Europea non acquisterà più i titoli di Stato dei Paesi dell’Unione, nell’ambito del Quantitative easing.
Ma no è tutto: dal 21 luglio sarà applicato il primo rialzo dei tassi di interesse di 25 punti. Un primo ritocco, a cui farà seguito un secondo già pianificato per settembre.
Queste in sintesi le novità contenute nella nuova manovra varata dalla Banca centrale europea, annunciata dal Consiglio che svolto ad Amsterdam presieduto da Christine Lagarde, e sintetizzato nel comunicato ufficiale.
"L’elevato livello dell’inflazione rappresenta una sfida importante. Il Consiglio direttivo assicurerà un ritorno dell’inflazione verso il suo obiettivo del 2% a medio termine" si legge nella nota.
A maggio l’inflazione ha ripreso ad aumentare, facendo registrare un forte incremento dei prezzi di molti beni e servizi. Le nuove proiezioni degli esperti indicano un tasso di incremento dei prezzi annuo del 6,8% nel 2022, che si ridurrebbe al 3,5% nel 2023 e al 2,1% nel 2024, valori superiori a quelli riportati nell’esercizio di marzo.
Gli esperti dell’Eurosistema anticipano una crescita annua del PIL in termini reali del 2,8% nel 2022 e del 2,1% nel 2023 e nel 2024. Rispetto alle proiezioni di marzo, le prospettive sono state riviste significativamente al ribasso per il 2022 e il 2023, mentre per il 2024 sono state corrette al rialzo.
Il Consiglio direttivo della Bce ha deciso quindi di compiere ulteriori passi nella normalizzazione della politica monetaria, ponendo fine al programma di acquisto di attività a partire dal 1° luglio 2022.
Per quanto riguarda il PEPP - Pandemic Emergency Purchase Programme -, il Consiglio intende reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria.
Tassi di interesse di riferimento della BCE
Il Consiglio direttivo ha esaminato attentamente le condizioni che, secondo le sue indicazioni prospettiche (forward guidance), devono essere soddisfatte. Il Consiglio intende innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE di 25 punti base con la riunione di politica monetaria di luglio. Su un periodo più esteso, il Consiglio direttivo si attende un nuovo aumento dei tassi di riferimento a settembre.
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