Non è più consentito fare pubblicità}} all’interno di contenuti prodotti o trasmessi da alcuni media russi tra cui Russia Today e Sputnik. Le misure entrano in vigore il 29 giugno.
Con la decisione del 29 giugno, la Svizzera applica le nuove misure emanate dall’UE il 3 giugno come reazione al perdurare dell’aggressione militare russa in Ucraina («sesto pacchetto di sanzioni»). Nella sua riunione del 10 giugno il Consiglio federale ha pertanto deciso di adottare il sesto pacchetto di sanzioni dell’UE.
In seguito, d’intesa con altri servizi interessati, il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) ha elaborato la modifica dell’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina con lo scopo di recepire nel diritto svizzero le sanzioni europee. Inoltre, già dal 10 giugno il DEFR aveva aggiornato la lista delle persone, delle imprese e delle organizzazioni soggette alle sanzioni, andando così a colpire oltre 100 persone e organizzazioni russe e bielorusse in più.
Le nuove misure prevedono un embargo sul petrolio greggio e su alcuni prodotti petroliferi provenienti dalla Russia. Analogamente alle misure applicabili nell’UE, sono vietati l’acquisto, l’importazione, il transito e il trasporto in o attraverso la Svizzera di questi beni, il che impedisce di fatto il commercio di petrolio e prodotti petroliferi destinati al nostro Paese nonché la fornitura dei servizi correlati. Inoltre, l’embargo prevede il divieto di fornire determinati servizi, comprese le assicurazioni e le riassicurazioni, in relazione con il trasporto di petrolio e di alcuni prodotti petroliferi russi, a prescindere dalla destinazione. Così come avviene nell’UE, in Svizzera l’embargo entrerà in vigore gradualmente entro l’inizio del 2023 dopo alcuni periodi transitori. Poiché la Svizzera importa prodotti petroliferi russi da alcuni Stati membri dell’UE, per rispettare i periodi transitori complessi previsti dall’Europa il nostro Paese prevede delle deroghe per il petrolio e i prodotti petroliferi russi già importati legalmente in uno Stato membro.
In ambito finanziario viene reintrodotto il divieto di fornire servizi come auditing, pubbliche relazioni e consulenza alle imprese e al governo russo nonché a persone giuridiche e organizzazioni stabilite in Russia. D’altra parte, non è più consentito fare pubblicità all’interno di contenuti prodotti o trasmessi da alcuni media russi tra cui Russia Today e Sputnik. Infine, diverse misure già in vigore sono state specificate o integrate con nuove possibilità di deroga. In particolare, sono stati ottimizzati i divieti concernenti la fornitura di servizi ai trust.
La Svizzera applica quindi su larga scala le nuove sanzioni dell’UE contro la Russia, ad eccezione dei divieti riguardanti l’aggiudicazione di appalti pubblici ai cittadini russi o alle organizzazioni e agli organismi con sede in Russia. Il 27 aprile 2022 il Consiglio federale aveva incaricato i servizi competenti di presentargli un rapporto in materia. Dopo aver preso visione del rapporto, il 29 giugno 2022 il Consiglio federale ha chiesto al DEFR di sottoporgli entro la fine di agosto un’apposita modifica dell’ordinanza che istituisce provvedimenti in relazione alla situazione in Ucraina.
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