Nuova puntata della saga sull’acquisto del social network. Convocato in tribunale dal presidente Taylor, il patron di Tesla è deciso a non completare l’acquisto. Twitter, intanto, sprofonda.
Chi si aspettava un Elon Musk che resta a guardare a capo chino, ammesso che qualcuno ci fosse, sbagliava di grosso: e non c’è voluto molto tempo per realizzarlo. Così funziona, ai piani alti abitati da chi fa del denaro un capriccio, appigliandosi a codici e codicilli per tenerlo tutto nelle proprie tasche; anche quando l’accordo siglato, e di punto in bianco considerato un errore, sembra dire l’esatto contrario.
La denuncia di Bret Taylor: udienza a ottobre
Non secondo il patron di Tesla, che nelle carte dove a inizio primavera veniva definito l’acquisto di Twitter legge la possibilità che le cose vadano altrimenti da come vuole il presidente Bret Taylor, il quale, dinnanzi al ritiro della controparte, ha chiesto al tribunale di far rispettare a Musk la section 9.9 e gli obblighi contratti. Tre settimane dopo, ecco la notizia della controdenuncia, a dire nel dettaglio che questa operazione non s’ha da fare.
Le indiscrezioni del Wall Street Journal
Duecento pagine nelle quali Musk elenca i motivi di quello che non è, dice, un ripensamento, ma una scelta ponderata e giustificata da tante incongruenze che l’hanno convinto a non versare più quei 44 miliardi di dollari pattuiti per avere Twitter, nel frattempo crollata in Borsa dopo l’eco della rinuncia. Secondo le indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal, Musk avrebbe utilizzato come argomenti a suo favore gli stessi già pubblicamente diffusi e riportati dai giornali: il numero di bot, account spam e account falsi su cui la proprietà non si sarebbe mostrata trasparente, viziando dunque un accordo che avrebbe ingannato perfino l’uomo meno sprovveduto del mondo.
Il mentore del contrattacco: Warren Buffet
Già convocato a Delaware il prossimo 17 ottobre per la prima udienza del processo sulla base della denuncia di Tayolor, presentata la prima settimana di luglio, Musk è partito veloce al contrattacco appellandosi alle parole di Warren Buffet per spiegare le sue gesta, nello scritto destinato ai giudici: «Solo quando la corrente si ritira, si scopre chi ha fatto il bagno nudo». A peggiorare la situazione, conti trimestrali che, forse con la complicità di Elon Musk, segnalano la cattiva salute di Twitter, con ricavi in calo dell’1% a 1,18 miliardi di dollari.
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