La Svizzera si adegua alle ultime misure adottate lo scorso 3 agosto dall’Ue.
Il Consiglio federale ha emanato ulteriori sanzioni contro la Bielorussia, riprendendo così le ultime misure adottate dall’Unione europea (UE) lo scorso 3 agosto. La nuova ordinanza entra in vigore il 30 agosto alle 18. Il 15 agosto il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) aveva già esteso le sanzioni svizzere, come da sua competenza, a 38 persone e 3 organizzazioni.
Cosa prevedono le sanzioni
È previsto il divieto di esportare beni e tecnologie per un uso nell’aviazione o nell’industria spaziale. Oltre ai veicoli di navigazione aerea o spaziale, l’elenco dei beni oggetti di divieto include, tra gli altri, reattori, propulsori e pneumatici di gomma. Per i veicoli di navigazione aerea spesso utilizzati anche nel settore medico si applicano deroghe soggette ad autorizzazione.
È stata inoltre estesa la lista dei beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia. Ora ad esempio non è più possibile esportare in Bielorussia dispositivi semiconduttori o circuiti elettronici.
Evitare export di beni strategici in Bielorussia
Infine, gli attuali divieti di esportazione concernenti i beni e le tecnologie a duplice impiego e i beni destinati al rafforzamento militare e tecnologico della Bielorussia sono stati adattati a quelli applicabili alla Russia. Nello specifico, le deroghe finora previste per garantire la cibersicurezza e la sicurezza dell’informazione delle persone fisiche e delle aziende in Bielorussia saranno soggette all’obbligo di autorizzazione. In questo modo il Consiglio federale intende evitare l’esportazione abusiva di beni strategici in Bielorussia.
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