Per la prima volta, l’Unione europea finanzierà l’acquisto di armi a favore dell’Ucraina. La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha dichiarato di volere l’Ucraina nell’Unione.
Definite le sanzioni che l’Unione Europea ha decretato nei confronti della Banca centrale russa e che entreranno in vigore tra oggi e domani.
L’Unione conferma quindi la decisione di bloccare le transazioni oltre che congelare le riserve della banca russa all’estero, per un valore stimato di circa 630 miliardi di dollari.
Una decisione importante che sia aggiunge al blocco di Mosca al sistema Swift.
Gli effetti di queste sanzioni hanno già prodotto i primi riscontri sul rublo, che ha perso il 30% del proprio valore. La banca centrale russa ha vietato ai broker di vendere titoli a non residenti a partire da oggi, 28 febbraio, nel tentativo di proteggere i beni della nazione dalle ingenti sanzioni occidentali. In Russia le notizie legate alla svalutazione hanno scatenato la corsa dei cittadini ai bancomat, per prelevare più contante possibile in vista di ulteriori interventi restrittivi.
Ma non è tutto. Per la prima volta, l’Unione europea finanzierà l’acquisto di armi a favore dell’Ucraina. Lo ha confermato domenica la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, che ha aggiunto di volere l’Ucraina nell’Unione.
L’Ue inoltre, conta di estendere nuove sanzioni alla Bielorussia per il ruolo assunto nel conflitto a supporto della Russia.
Chiuso lo spazio aereo
Nel frattempo i paesi dell’Unione hanno chiuso lo spazio aereo ai voli delle compagnie russe e hanno decretato la fine di ogni transazione finanziaria della Banca centrale russa.
La posizione della Svizzera
Anche la Confederazione ha fatto proprie le posizioni di condanna e parte delle sanzioni espresse dagli altri Paesi. L’amministrazione federale svizzera ha allo studio nuovi provvedimenti nei confronti della Russia. Comunicazioni più dettagliate sono attese per oggi, lunedì 28 febbraio.
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