Sempre meno necessarie le scorte fossili ed energetiche, mentre aumenta la necessità di scorte alimentari e farmaceutiche.
Il Consiglio federale approva il rapporto sullo stato dell’arte sui carburanti e i combustibili come scorta obbligatoria di emergenza. Il rapporto serve a stabilire se le scorte energetiche in Svizzera sono sufficienti, oppure se si deve intervenire per stare tranquilli in caso di difficoltà. Le scorte non riguardano solo risorse energetiche, ma anche generi alimentari, beni industriali e agenti terapeutici. Le scorte si riducono nel corso del tempo e ogni tanto si deve verificare cosa manca e prendere provvedimenti di conseguenza. La panoramica viene effettuata ogni 4 anni, al termine della quale il Consiglio Federale pubblica un rapporto per dare i dati per poter intervenire in tempi rapidi sulle scorte.
L’istituzione delle scorte obbligatorie
L’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico della Svizzera UFAE ha spiegato che le scorte sono calate per via dei recenti eventi degli ultimi 4 anni, quali:
- La pandemia del Covid-19, che ha colpito anche il territorio elvetico, oltre che a ridurre la possibilità di importazione dai Paesi vicini allo scoppio della pandemia nel 2020.
- L’interruzione delle attività produttive in Asia, che ha comportanto un mancato approvvigionamento anche da noi.
- Il conflitto tra Russia e Ucraina, che ha causato una riduzione delle importazioni di prodotti petroliferi ed energetici in genere.
- La difficoltà di navigazione sul Reno per via della siccità della scorsa estate (la più calda di sempre) e che ha così impedito il trasporto della merce per via fluviale.
- Gli scioperi nei Paesi dove si producevano merci importanti per l’economia svizzera.
In queste situazioni, l’Ufficio federale ha dovuto dare il via e autorizzare l’uso delle scorte per non bloccare le aziende produttive nel territorio elvetico, con conseguenti riduzioni delle scorte presenti. Dall’analisi è merso che c’è da ampliare delle scorte strategiche per il Paese in tempi rapidi per evitare di ritrovarsi senza merce in caso di altre necessità. Un esempio sono gli agenti terapeutici, dove il Consiglio Federale sta pensando di rendere obbligatorie delle scorte maggiori. Dato che parliamo di medicinali, l’ente federale pensa di aumentare anche i principi attivi che rientreranno nella speciale lista delle scorte obbligatorie e necessarie per il Paese. Anche dal punto di vista alimentare il Consiglio federale sta intervenendo per richiedere nuove scorte, ma in questo caso serve una prima consultazione, che è prevista già per l’inverno 2023/2024.
I costi calano
L’emergenza sembra passata per i prodotti petroliferi ed energetici in genere, grazie anche a un aumento della produzione interna in Svizzera. Purtroppo, il Paese elvetico deve ancora contare sulle scorte obbligatorie, ma la richiesta continua a diminuire grazie anche al maggiore utilizzo delle fonti rinnovabili anche a livello domestico. Entro il 2027, le stime dicono che in Svizzera si potrà risparmiare il 10-15% dei combustibili delle scorte per il riscaldamento, ma c’è ancora una certa attenzione per le scorte obbligatorie di diesel, gas naturale, energia e legno. Questi combustibili per il riscaldamento si possono utilizzare solo in caso di emergenza.
Come funzionano le scorte strategiche in Svizzera
L’uso delle scorte strategiche si basa sul principio di sussidiarietà e interviene quando l’economia impedisce l’approvvigionamento di materiali e beni di prima necessità. L’utilizzo delle scorte è scattato anche nel 2020, quando anche la Svizzera ha dovuto fare i conti con l’assenza di mascherine FFP2 e FFP3. L’utilizzo delle scorte è stabilito dall’articolo 102 della Costituzione, il cui primo comma recita: "La Confederazione assicura l’approvvigionamento del Paese in beni e servizi vitali in caso di minacce d’ordine egemonico o bellico nonché in caso di gravi situazioni di penuria cui l’economia non è in grado di rimediare da sé. Prende misure preventive".
Il secondo comma, invece, indica che il principio può andare oltre alle regole del mercato in caso di emergenza. L’uso delle scorte di emergenza - note anche come scorte strategiche, si basa su due fasi: prevenzione e intervento.
Nella fase di prevenzione, l’Ufficio UFAE cerca di evitare in qualsiasi modo che si usino le scorte, con strumenti di sostegno o misure per combattere le crisi. In una seconda fase, se non è possibile prevenire, allora si interviene inviando le scorte dove servono e nella quantità che serve.
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