Il Consiglio federale ha licenziato oggi un messaggio che mira a istituire un elenco su scala nazionale, così da agevolare il lavoro di amministrazione pubblica ed enti legali. Il via è previsto nel 2025.
La digitalizzazione? Non è solo un bel sito, efficiente nelle modalità di accesso e di consultazione, adeguato al fine e ai servizi che propone. Non è neanche solo l’addio alla carta, che anzi, in quest’ultima legge, la fa da protagonista. Perché si parla di recapito a domicilio: che si tratti di fatture, ingiunzioni di pagamento o semplici comunicazioni da parte dell’ente pubblico. Ebbene: digitalizzazione è anche un elenco online di indirizzi dei cittadini organizzato in manera efficace, a cui attingere con facilità e in modo rapido. Per questo motivo, questa mattina è stata congedata dal Consiglio federale la legge che intende istituire un servizio nazionale degli indirizzi (Sni) di immediata consultazione, pronto ora a essere discusso dal Parlamento.
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Un cambiamento importante, che significa il passaggio da un sistema su base locale a un elenco su scala nazionale, così che servizi amministrativi ed enti con mandato legale possano più agevolmente raggiungere le persone residenti in Svizzera, semplificare i processi e sbrigare in maniera più efficiente i propri compiti. Come realizzarlo? Con il contributo dell’Ufficio federale di statistica, chiamato ad aggiornare gli indirizzi attingendo ai dati personali che gli vengono forniti a cadenza trimestrale dai registri comunali e cantonali degli abitanti, nel quadro della legge sull’armonizzazione dei registri (LArRa). Notifiche di mutazione ricevute nell’immediato permetteranno di non lasciar passare sotto traccia nessuna variazione.
La privacy non è un problema
Resta la questione del rispetto della privacy, per la quale sta per entrare in vigore una nuova legge che il Consiglio non ha affatto trascurato. L’accesso al sistema sarà infatti limitato a pochi aventi diritto e i dati potranno essere ottenuti esclusivamente nell’ambito dell’adempimento di un mandato legale, previa autorizzazione e sotto il controllo costante del rispetto delle condizioni di utilizzo.
Vantaggi economici e maggiore trasparenza
Scontati i vantaggi, non ultimo economico: si eviterà infatti, per esempio, il caso frequente della rispedizione al mittente di una lettera che non trova destinatario. Saranno inoltre ridotti gli oneri per la creazione e la manutenzione delle interfacce e quello per la gestione dei dati. Da non trascurare, inoltre, il beneficio della trasparenza a cui il servizio, progettato da Amministrazione digitale Svizzera, risponde. Unica nota negativa, i tempi: bisognerà attendere il 2025 perché il tutto entri in funzione.
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