Forte crescita del 15% su base annua registrata a febbraio. Tuttavia, risulta ancora difficile raggiungere i livelli pre-pandemia.
Nel febbraio 2023, il settore alberghiero svizzero prosegue la sua ripresa. Le strutture turistiche hanno ricevuto infatti molti più ospiti rispetto a un anno fa: secondo una prima stima dell’Ufficio federale di statistica (UST), il numero dei pernottamenti è aumentato di quasi il 15% rispetto a febbraio 2022.
Prosegue la ripresa del settore
Il settore alberghiero prosegue il suo trend positivo, dopo un solido inizio di 2023. Già a gennaio c’è stato un aumento del 35% delle visite su base annua. La ripresa è stata trainata principalmente dal ritorno degli ospiti stranieri, dopo la scorsa stagione invernale fortemente limitata dalle restrizioni pandemiche. Il numero di pernottamenti in hotel prenotati da visitatori dall’estero è aumentato di quasi il 37% rispetto a febbraio 2022.
Tuttavia, anche gli ospiti locali hanno sostenuto l’industria alberghiera. Secondo la stima dell’UST, a febbraio i turisti elvetici hanno prenotato il 2,6% di camere in più rispetto a un anno fa.
Difficile tornare ai dati pre-pandemia
Il settore si sta finalmente riavvicinando ai livelli pre-pandemia. Con un aumento del 29% su base annua, contando 38,2 milioni di pernottamenti, rispetto al 2019 si è registrato solo un deficit del 3%.
Tuttavia, nonostante i dati molto positivi raggiunti finora quest’anno, è improbabile che il livello dell’ultimo anno completo senza virus venga raggiunto nel corso del 2023. Almeno non è quello che si aspetta il direttore di Svizzera Turismo Martin Nydegger, secondo quanto detto alla conferenza stampa annuale del gruppo.
Crescita dei turisti da USA e Cina
Come riportato da AWP, secondo Nydegger, la ripresa tra gli ospiti provenienti da oltreoceano dovrebbe proseguire nell’anno in corso. A partire dalla seconda metà dell’anno è probabile che ritornino anche gli ospiti cinesi.
D’altra parte, Nydegger presume che gli svizzeri saranno sempre più attratti dall’estero. Per questo motivo è quindi improbabile che il numero eccezionalmente elevato di turisti locali registrato durante la pandemia si ripeta quest’anno. Dopo la forte ripresa dell’anno precedente, Nydegger prevede una stagnazione anche tra gli ospiti europei, anche perché il contesto inflazionistico frena il desiderio di viaggiare dei cittadini del Vecchio Continente.
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