Da venerdì scorso era ricoverato al San Raffaele di Milano.
Silvio Berlusconi, 86 anni, si è spento questa mattina alle 9.30 all’ospedale San Raffaele di Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari. Presenti infatti il fratello Paolo e i figli Eleonora, Barbara, Marina e Pier Silvio.
L’ex premier era entrato nella struttura venerdì scorso per essere sottoposto ad "accertamenti programmati" legati alla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da tempo.
Politico e comunicatore di massa
Politico e imprenditore italiano, è stato quattro volte presidente del Consiglio. Nel 1975 aveva costituito la società finanziaria Finivest e nel 1993 la società multimediale Mediaset, nelle quali sono poi convenute altre società come Arnoldo Mondadori Editore e Silvio Berlusconi Communications.
Entrato in politica nel 1993, l’anno successivo fondò Forza Italia. Ripercorrere la sua vita, significa ripercorrere anche la storia della politica italiana degli ultimi 30 anni.
Berlusconi tuttavia non è stato conosciuto solo per l’influenza politica, ma anche per aver cambiando le regole dell’informazione e dell’intrattenimento con la sua presenza mediatica. Con il suo Milan è stato poi protagonista anche di diversi successi sportivi internazionali.
Conflitto di interessi e leggi ad personam
Berlusconi nel corso della sua carriera ha riscosso come tutti simpatie e antipatie. Sostenuto da un lato dai suoi seguaci politici e dai suoi elettori, riusciva a entrare nella cultura di massa e nell’immaginario collettivo italiano ed estero. Piaceva perché «era uno come gli altri». D’altro canto, il conflitto di interessi e l’emanazione di leggi ad personam hanno suscitato un duro antiberlusconismo da parte degli oppositori.
Secondo la rivista Forbes, era il terzo uomo più ricco d’Italia con un patrimonio complessivo di 6,8 miliardi di euro. Qualche anno prima, nel 2009, lo aveva classificato 12° nella sua lista delle persone più potenti del mondo per il ruolo nella politica italiana.
Diversi sono i processi di cui è stato protagonista
Se ne contano oltre 20. Nel 2013 è stato condannato in via definitiva a quattro anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici per due anni per frode fiscale. Sentenza che lo ha portato alla perdita del titolo di Cavaliere dell’ordine al merito del lavoro ricevuta nel 1977 e di senatore. Il 2013 ha segnato la decadenza da senatore e la cessazione da essere un parlamentare, dopo quasi vent’anni di presenza ininterrotta nelle due camere.
Rieletto il 25 settembre 2022
Nel 2018 diventò nuovamente candidabile e nel 2019 venne rieletto alle elezioni europee nel 2019. Lo scorso settembre 2022, aveva vinto nel suo collegio uninominale di Monza, tornando al Senato dopo nove anni di assenza.
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