Progetti originali come SolarButterfly sono importanti per mobilitare le persone, favorire nuovi impulsi e generare soluzioni innovative.
Sensibilizzare la popolazione sulle opportunità legate alle energie rinnovabili e al potenziale del fotovoltaico. Ma ancora: scoprire nuovi progetti sul clima e condividere possibili soluzioni per mitigare gli impatti dettati dal cambiamento climatico.
Questi gli obiettivi del giro del mondo che vuole compiere Solar Butterfly, una piccola casa mobile completamente autosufficiente alimentata a energia solare che mercoledì 8 giugno ha fatto visita al Campus SUPSI di Mendrisio.
Nuovo impulso alle rinnovabili
Nel suo discorso di apertura, il Direttore del Dipartimento ambiente costruzione e design della SUPSI Silvio Seno ha sottolineato come «il Dipartimento abbia una lunga storia e una consolidata esperienza legata ai temi della sostenibilità e della transizione energetica. Progetti originali come SolarButterfly sono importanti per mobilitare le persone, favorire nuovi impulsi e generare soluzioni innovative. Le migliori idee nascono dall’apertura verso l’esterno, un confronto che si sviluppa anche attraverso momenti aggregativi come quello di oggi».
Il precedente di Ticino Solare
Dal canto suo Roman Rudel, Direttore dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito della SUPSI ha dichiarato: «E’ per noi un piacere ospitare al Campus SUPSI di Mendrisio Louis Palmer e SolarButterfly, che insieme stanno realizzando un’iniziativa nobile e interessante per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza e l’impatto positivo delle energie rinnovabili. Una missione che coltiviamo anche all’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito, che 40 anni fa ha ricoperto un ruolo pioneristico nel settore, dando vita a Ticino Solare, il primo impianto fotovoltaico collegato alla rete in Europa con un approccio altrettanto visionario ma concreto».
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