La Svizzera decreta lo stop alle manifestazioni sportive in Russia e Bielorussia

In occasione di una conferenza virtuale, i ministri dello sport e i segretari di Stato per lo sport dei Paesi di Europa, Nord America, Asia e Oceania e di altre importanti nazioni sportive hanno condannato l’attacco armato russo all’Ucraina definendolo una violazione da parte della Russia degli impegni internazionali.
In particolare, i rappresentati delle varie Nazioni, fra cui la Svizzera, hanno ricordato che il rispetto dei diritti umani e i rapporti di pace tra le nazioni costituiscono la base dello sport internazionale e hanno invitato le federazioni sportive internazionali ad adottare misure efficaci contro la Russia e la Bielorussia e a sostenere lo sport ucraino.
Per la Confederazione ha partecipato alla conferenza Matthias Remund, direttore dell’Ufficio federale dello sport UFSPO, in rappresentanza della ministra svizzera dello sport Viola Amherd, che ha anche firmato la dichiarazione.
La decisione arriva dopo l’introduzione di nuove sanzioni per la Russia, stabilite lo scorso 4 marzo dal nostro Paese.

I principi stabiliti

Il gruppo di nazioni ha definito i seguenti principi:
- la Russia e la Bielorussia non devono più poter organizzare manifestazioni sportive internazionali;
- gli sportivi di punta, le squadre come pure i funzionari che rappresentano i due Stati devono essere esclusi da gare che si svolgono in altri Paesi;
- ove possibile, devono essere adottate misure contro investimenti in ambito sportivo, come sponsorizzazioni e sostegni finanziari, che presentano legami con lo Stato russo.

Inoltre, le nazioni firmatarie invitano tutte le federazioni sportive internazionali ad aderire a questi principi e sostengono espressamente quelle che già agiscono in quest’ottica. In aggiunta, incoraggiano le federazioni sportive a continuare a manifestare la propria solidarietà con il popolo ucraino, tra l’altro adottando misure che permettono di portare avanti lo sport ucraino.