Orgoglio svizzero al concorso internazionale “Micro Housing Architecture Competition” promosso da Impact, dove tre studenti di architettura della SUPSI hanno ottenuto il terzo premio grazie al loro progetto innovativo.
Tre aspiranti architetti studenti alla SUPSI hanno ottenuto il terzo premio al prestigioso concorso internazionale “Micro Housing Architecture Competition” promosso da Impact, una piattaforma internazionale che organizza competizioni ambite per giovani architetti e innovatori. Gli studenti del Bachelor in Architettura si classificano sul gradino più basso del podio grazie al loro progetto ambientato ad Hong Kong.
Lo scopo del concorso
I giovani progettisti di tutto il mondo sono stati invitati a creare soluzioni architettoniche innovative e sperimentali in grado di sorprendere l’attuale mercato immobiliare e che richiamasse un senso dell’abitare basato sullo spirito della comunità. Disposte in località autonome e integrate, le unità abitative dovevano essere rappresentative dell’innovazione e della creatività, anche nello sfruttamento degli spazi.
I partecipanti dovevano progettare un prototipo di micro-alloggio che rispecchiasse le esigenze personali e della cultura di una comunità residenziale scelta a piacere. I partecipanti dovevano scegliere un sito pertinente al tema, che facesse parte di contesto urbano. Il progetto aveva lo scopo di migliorare il tenore di vita degli abitanti. Pur essendo molto funzionale, doveva essere anche esteticamente accattivante.
I progetti dovevano rispondere a certi criteri di spazio, stanze, numero di ospiti, e molte altre richieste.
Il progetto della SUPSI
Vittoria Rezzonico, Gabriele Sciaresa e Federico Sciaresa, studenti del terzo anno del Bachelor in Architettura presso il Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI, sono riusciti a ottenere il terzo posto nella classifica finale in questo prestigioso concorso internazionale “Micro Housing Architecture Competition".
Dopo essersi confrontati con un migliaio di studenti e con giovani architetti provenienti da tutto il mondo, con il progetto “Green Clouds: Microhousing in Hong Kong” i tre studenti della SUPSI, guidati dai docenti Nicola Probst e Francesco Frontini, si sono confrontati con l’altissima densità abitativa di un quartiere della città di Hong Kong.
Il progetto proposto prevedeva l’inserimento di una struttura modulare sospesa, che offriva una decompressione alla fortissima densità abitativa di quei luoghi. I moduli della nuova struttura servivano sia come nuova parte abitativa, sia come parco pubblico sospeso a beneficio dell’intera comunità del quartiere.
Il progetto di successo si è quindi collocato perfettamente nel briefing del concorso che richiedeva la progettazione di moduli abitativi innovativi e sollecitava proposte che ridefinissero l’idea di architetture residenziali sostenibili in aree fortemente urbanizzate, ponendo al centro l’idea di sostenibilità e di comunità
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