La quota della Svizzera sul valore delle esportazioni mondiali di caffè è di circa il 10%, seconda solo al Brasile in termini di valore di mercato.
Caffè e cacao rivestono un ruolo fondamentale nell’economia svizzera. Per questo il Consiglio federale ha stabilito di consolidare il proprio impegno nelle organizzazioni internazionali di queste materie prime.
Il 23 settembre 2022 l’Esecutivo aveva approvato gli accordi internazionali sul caffè e sul cacao, decidendo nel contempo di recedere dal Comitato consultivo internazionale del cotone (ICAC) per concentrarsi sui settori particolarmente rilevanti per la Svizzera.
Adesioni strategiche
La Svizzera aveva aderito nel 1964 all’Accordo internazionale sul caffè e nel 1972 all’Accordo internazionale sul cacao. Decisioni rivolte a promuovere gli scambi e la cooperazione tra i Paesi consumatori da una parte e quelli produttori dall’altra. Vista l’imminente scadenza dei due accordi, è stato necessario rinegoziarli.
La Svizzera rafforza il proprio ruolo
Durante i negoziati la Svizzera ha puntato su un rafforzamento della governance, della sostenibilità e della cooperazione con il settore privato, in linea con le sue priorità in materia di politica economica esterna. I nuovi accordi internazionali sul caffè e sul cacao sono concepiti in modo tale da promuovere maggiormente lo sviluppo sostenibile dei settori mondiali di queste due materie prime, a tutto vantaggio dei numerosi attori lungo le rispettive catene di valore. Una volta in vigore, i due nuovi accordi permetteranno alla Svizzera di far valere i propri interessi economici e di politica dello sviluppo.
Caffè, settore cruciale
I settori del caffè e del cacao sono di grande rilievo per la Svizzera: le importazioni di queste due materie prime sono circa triplicate negli ultimi trent’anni. Numerose aziende svizzere sono integrate nel commercio internazionale del caffè e alcuni torrefattori elvetici svolgono un ruolo economico di primo piano a livello mondiale. Per questo motivo la quota della Svizzera sul valore delle esportazioni mondiali di caffè è di circa il 10%, seconda solo al Brasile in termini di valore di mercato.
Secondo i dati ufficiali la Svizzera importa annualmente più di 138’000 tonnellate di caffè crudo. Di queste, circa 65’500 vengono riesportate come caffè solubile, decaffeinato o torrefatto. Il consumo interno ammonta a circa 72’500 tonnellate di caffè crudo.
L’industria del cacao
Anche i commercianti svizzeri di cacao svolgono un ruolo di spicco a livello internazionale. In linea con i propri interessi legati alla politica dello sviluppo, la Svizzera ha ora la possibilità di promuovere la produzione sostenibile nei Paesi in via di sviluppo produttori di caffè e cacao.
Situazione cotone
Per quanto riguarda il cotone, invece, negli ultimi decenni l’appartenenza del nostro Paese al rispettivo Comitato consultivo internazionale (ICAC) ha perso notevolmente d’importanza. La Svizzera ha quindi deciso di recedere dall’ICAC e di concentrarsi sulle organizzazioni di materie prime per lei più rilevanti.
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