Se la Svizzera seguisse il suo obiettivo originale di Parigi di dimezzare le sue emissioni del 1990 entro il 2030, lo Swiss Overshoot Day si sposterebbe di 72 giorni al 24 luglio.
Quest’anno lo Swiss Overshoot Day è coinciso con il 13 maggio. Significa che se tutte le persone sul pianeta consumassero risorse al ritmo degli svizzeri, in quel giorno l’umanità avrebbe esaurito tutti gli ecosistemi disponibili. A documentarlo è il Global Footprint Nework che aggiunge che servirebbe poter disporre delle risorse di quasi tre pianeti Terra per soddisfare questo fabbisogno.
La Svizzera non è la sola messa in queste condizioni: l’Overshoot Day dell’Italia scatta oggi, il 16 maggio. Il superamento di questa soglia ha determinato una prospettiva condizionata dall’aumento del cambiamento climatico e dai limiti delle risorse. Questo è reale ormai in ogni scenario immaginabile. Condizioni che si stanno realizzando più velocemente di quanto le nostre città, aziende, infrastrutture energetiche e sistemi alimentari possano adattarsi.
🇨🇭 May 13 is #Swiss #OvershootDay. This is the date when #EarthOvershootDay would fall if all of humanity consumed resources like residents of #Switzerland. https://t.co/8klVORtASb#MoveTheDate pic.twitter.com/WQoTbF56wO
— Footprint Network (@EndOvershoot) May 13, 2023
Startup intelligenti
Eppure in Svizzera ci sono molte iniziative innovative che affrontano il problema del superamento delle risorse.
E’ il caso di Fabas e Vegional, start-up alimentari che utilizzano i legumi per produrre cibo nutriente, oppure Green Mountain, che ha sviluppato gustose alternative di carne a base vegetale.
Phenogy sta sviluppando batterie con zinco anziché litio raro. Gli esempi non mancano. Nonostante gli sforzi, l’economia svizzera - spiegano gli esperti - è impreparata ad affrontare gli effetti del cambiamento climatico e dei limiti delle risorse, continuando a utilizzare il quadruplo delle risorse che gli ecosistemi svizzeri sono in grado di rinnovare.
🇨🇭 Lebten alle Menschen so wie in der #Schweiz, bräuchte es fast 3 #Erden. Damit ist die Schweiz schlecht auf die vorhersehbare Zukunft des Klimawandels und der Ressourcenknappheit vorbereitet. Doch Möglichkeiten gäbe es viele. https://t.co/FUyvImq1b6 #MoveTheDate pic.twitter.com/uwhJ7IKXLD
— Footprint Network (@EndOvershoot) May 13, 2023
La via di Parigi
Gli studiosi di Global Footprint Network ammettono che se la Svizzera seguisse il suo obiettivo originale di Parigi di dimezzare le sue emissioni del 1990 entro il 2030, lo Swiss Overshoot Day si sposterebbe di 72 giorni al 24 luglio. Ma cosa impedisce alla Svizzera di abbracciare la sicurezza delle risorse?
May 13 is #Swiss #Overshoot Day. We’d need 2.8 Earths if everyone on the planet consumed resources at the same rate as residents of #Switzerland. Here’s how Switzerland’s resource consumption compares to that of other countries.#MoveTheDate pic.twitter.com/ZagnEjZkKT
— Footprint Network (@EndOvershoot) May 12, 2023
Per Steven Tebbe, CEO di Global Footprint Network, in Svizzera il divario continua ad essere immenso. Stando ai dati del 2018, il consumo alimentare dei soli residenti svizzeri richiedeva la capacità di più di un’intera Svizzera e il 77% del fabbisogno di risorse biologiche degli svizzeri proviene dall’estero.
Ecco perché agire in fretta, e allo stesso tempo facendolo bene, sarà sempre più essenziale poiché l’infrastruttura fisica delle città e delle aziende si sta adattando più lentamente di quanto il futuro lo richieda.
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