L’esperienza della Svizzera a sostegno dello sminamento umanitario in Ucraina
«Lo sminamento umanitario è fondamentale per la ricostruzione in Ucraina. È un presupposto indispensabile per il ritorno delle persone sfollate, per la stabilizzazione sociale ed economica, per le attività agricole e per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte». A pronunciare queste parole è il consigliere federale Ignazio Cassis, nel corso della Ukraine Recovery Conference 2023 che si è svolta il 22 giugno a Londra.
Proteggere la popolazione
Nel Piano d’azione per la lotta contro le mine 2023–2026, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) hanno previsto di ampliare il sostegno all’Ucraina nei prossimi anni. Con un credito aggiuntivo approvato dal Parlamento nella sessione estiva del 2023, la Confederazione potrà mettere a disposizione ulteriori misure a favore dello sminamento umanitario.
Risorse in campo
Spetterà al Centro internazionale per lo sminamento umanitario (GICHD) di Ginevra a fornire la consulenza necessaria alle autorità per l’attuazione del piano e, a tal fine, rafforzerà la propria presenza a Kyïv (Kiev). Il direttore del GICHD Stefano Toscano ha spiegato: «Grazie al contributo svizzero possiamo espandere le nostre attività in Ucraina e contribuire a gestire la pianificazione, la definizione delle priorità e l’attuazione delle attività di sminamento in modo efficiente, efficace e sicuro».
Un lungo lavoro
Il Dipartimento federale della difesa sostiene le attività della Fondation suisse de déminage (FSD) in Ucraina, in particolare nella regione di Kharkiv. Le squadre al lavoro individuano le zone contaminate, informano la popolazione locale sui pericoli e sul comportamento corretto da seguire e si occupano della bonifica da mine e munizioni inesplose. La Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e il Principato del Liechtenstein finanziano le attività per 12 mesi con 2,5 milioni di franchi svizzeri.
Che cosa fa il GICHD
Il Centro internazionale per lo sminamento umanitario di Ginevra (GICHD) lavora in Ucraina dal 2012 in stretta collaborazione con i suoi partner nazionali. Opera per ridurre i rischi per le comunità derivanti da tutti i tipi di ordigni esplosivi: mine, munizioni a grappolo, residuati bellici esplosivi e munizioni convenzionali gestite in modo pericoloso e insicuro. Il processo di localizzazione, identificazione, documentazione e bonifica del territorio spesso richiede decenni e grandi investimenti. Migliaia di persone perdono la vita o subiscono danni permanenti. I sopravvissuti e le loro famiglie devono affrontare le conseguenze fisiche, psicologiche, sociali ed economiche degli incidenti causati dagli ordigni esplosivi. Si stima che circa 60 milioni di persone in oltre 60 Paesi e territori vivano quotidianamente sotto la minaccia di ordigni esplosivi. Ogni anno il GICHD lavora in circa 40 Paesi e offre un sostegno a monte, aiutando le autorità nazionali a farsi carico dei propri programmi e a concentrarsi sullo sviluppo di strategie, standard e quadri di gestione adeguati, compresa la gestione delle informazioni.
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