Massima attenzione volta alle prossime riunioni della Fed e della Bns, che tra mercoledì e giovedì della settimana prossima decideranno di quanto aumentare i tassi di riferimento.
Le piazze finanziarie di tutto il mondo aspettano con ansia l’arrivo della prossima settimana. Attesi i rialzi dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense e verosimilmente della Banca centrale svizzera. Nonostante non siano ancora arrivate le comunicazioni ufficiali, i mutui iniziano a tasso fisso iniziano a registrare le prime impennate: quelli a due anni hanno raggiunto il massimo degli ultimi dieci anni, mentre i mutui a tasso fisso a dieci anni sono vicini al massimo decennale. È quanto è emerso dall’indagine condotta da moneyland.ch composto dall’indice giornaliero di 30 banche e compagnie assicurative.
Evoluzione dinamica dei mutui
A giugno di quest’anno, l’indice dei tassi ipotecari per le ipoteche fisse a due anni di moneyland.ch si è attestato al 2,20%, per quelle a cinque anni al 2,65%, per quelle a dieci anni al 3,08%. A luglio è seguita una significativa battuta d’arresto, ma da metà agosto i mutui svizzeri sono tornati a salire.
Attualmente, i mutui a breve termine a tasso fisso con una durata di due anni sono al 2,44%, un nuovo massimo storico. Anche i tassi di interesse per i mutui a tasso fisso a cinque e dieci anni non sono lontani dai massimi decennali, rispettivamente al 2,59 e al 2,90%.
Mutui Saron, ancora i più bassi
Il tasso d’interesse dei mutui Saron, composto dal tasso di riferimento Saron (Swiss Average Rate Overnight) più un margine, era aumentato a seguito della mossa della Banca nazionale svizzera (BNS) sui tassi d’interesse il 16 giugno, ma da allora è comunque rimasto in territorio negativo. Dunque, essendo il tasso di interesse composto esclusivamente dal margine, l’impatto sui mutui Saron è stato finora minimo.
Situazione destinata a cambiare, dopo la decisione della BNS sui tassi di interesse di giovedì prossimo. Con una variazione dei tassi di interesse di mezzo punto percentuale o più, il Saron sarà in territorio positivo. "È quindi molto probabile che anche i mutui Saron diventino più costosi", afferma Felix Oeschger, analista di moneyland.ch.
Cosa farà la Bns?
Attenzione massima rivolta a giovedì prossimo, quando la Bns si riunirà e deciderà in merito ai tassi di interesse. La maggior parte degli osservatori di mercato ipotizza di 0,5 o 0,75 punti percentuali, mentre alcuni ipotizzano addirittura un aumento di un intero punto percentuale. Una simile mossa potrebbe dare un ulteriore impulso all’aumento dei tassi ipotecari svizzeri. La possibilità che i tassi ipotecari continuino a salire nel medio termine dipende soprattutto dall’andamento dei tassi d’inflazione. "Finché le banche centrali non riusciranno a contenere l’inflazione elevata, possiamo aspettarci un ulteriore inasprimento della politica monetaria e quindi un aumento dei tassi ipotecari", afferma Oeschger. Tuttavia, ci sono anche molte incertezze. Una recessione incombente in Europa, ad esempio, potrebbe indurre le banche centrali a cambiare marcia.
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