L’insolito clima caldo che sta caratterizzando l’Europa ha fatto registrare temperature medie di oltre 3 °C superiori alla norma nel nostro Cantone.
La temperatura media di ottobre in Ticino è stata pari a 9,1 °C: un valore mai registrato dall’inizio delle misurazioni sistematiche nel 1864, e che ha superato di 3,3 °C la norma determinata da MeteoSvizzera per gli anni 1991-2020. Anche il soleggiamento è stato superiore alla norma, senza però escludere alcune precipitazioni.
Ottobre da record in Ticino
La temperatura media dell’ultimo mese rappresenta un record dal 1864 (anno di inizio delle misurazioni sistematiche). Lo scarto dalla norma 1991- 2020, mediamente di +3,3 °C, è risultato leggermente inferiore alle basse quote (Lugano +2,5 °C, Stabio +2,5 °C, Magadino-Cadenazzo +2,5 °C, Locarno Monti +3,0 °C) e superiore presso alcune stazioni di montagna (per esempio +4,1 °C a Cimetta, +3,9 °C a Robiei).
In passato i mesi di ottobre con un’anomalia positiva superiore ai 2 °C sono stati solamente quattro: negli anni 1921, 1995, 2001 e 2006. In tutti questi casi, lo scarto dalla media non aveva mai superato i 3 °C.
Ad esclusione del primo giorno del mese, la temperatura media giornaliera è sempre risultata superiore alla norma. Trovandosi spesso al margine dell’alta pressione sul Mediterraneo orientale, infatti, la Svizzera è stata interessata frequentemente da correnti miti da sud-ovest. Anche i due passaggi perturbati principali (fra l’8 e il 9 e fra il 20 e il 24) sono stati accompagnati da correnti molto miti da ovest e sud-ovest.
Precipitazioni irregolari e soleggiamento eccessivo
L’anomalia è risultata particolarmente elevata negli ultimi giorni del mese, quando alcune stazioni hanno registrato temperature medie giornaliere fino a 5-6 °C superiori alla norma. Il 29 e il 30 ottobre, la stazione di Cimetta (1.661 m s.l.m.) ha registrato un’anomalia di addirittura +10/11 °C. Nonostante i valori elevati di temperatura media giornaliera, non sono stati registrati primati per quanto riguarda le temperature minime e massime.
In Ticino la somma delle precipitazioni del mese di ottobre 2022 ha mostrato ancora una volta importanti differenze regionali: sul Luganese è piovuto più del normale, con valori attorno al 130% della norma 1991-2020, mentre altrove il quantitativo di pioggia è stato nella norma o attorno al 90% di essa. In Valle di Blenio e in Valle Maggia non è stato superato l’80% della precipitazione normalmente attesa in ottobre. La maggior parte delle piogge si è verificata fra il 21 e il 24: in particolare, fra il 21 e il 22 si sono registrati accumuli di pioggia compresi fra 50 e 100 mm, con locali punte superiori, come ad esempio a Brissago (105,7 mm) e a CranaTorricella (120,8 mm).
Il soleggiamento del mese è stato superiore alla norma: per tutte le regioni è risultato compreso fra il 120 e il 130% della norma 1991-2020. A Lugano si sono registrate 179,3 ore di sole, a Locarno Monti 186,8. A partire dal 1961, anno di inizio delle misure, il mese di ottobre più soleggiato è stato quello del 2017 (circa 220 ore di sole), il meno soleggiato quello del 2013 (meno di 60 ore di sole).
In Svizzera anomalia di +3,8 °C
Considerando l’intero contesto nazionale, quello appena trascorso è risultato il mese di ottobre più mite mai registrato, con un’anomalia di ben +3,8 °C rispetto alla norma 1991-2020. A nord delle Alpi sono anche stati registrati nuovi primati di temperatura massima giornaliera.
Gli accumuli mensili di precipitazione a nord delle Alpi sono stati generalmente compresi fra l’80 e il 100% della norma, mentre in alcune regioni, come ad esempio sul Basso Vallese e nei Grigioni, hanno raggiunto il 140-180%. Il mese è risultato più soleggiato del normale sull’Altopiano e a sud delle Alpi, ma allineato alla media nelle località montuose.
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Si prospetta un inverno caldo in Europa
I dati del nostro Cantone e del nostro Paese sono allineati all’insolito fenomeno metereologico che si sta verificando in gran parte del continente europeo. Secondo Copernicus, il programma di osservazione del globo dell’Unione europea, che si occupa anche dell’analisi meteorologica del continente, nel Vecchio Continente si avrà una maggiore probabilità di sperimentare temperature decisamente più alte del normale quest’inverno.
Gli scienziati d Copernicus hanno riferito che le regioni costiere lungo il Baltico, il Mediterraneo e il Mare del Nord assisteranno quasi certamente a temperature superiori alle medie storiche. C’è il 50%-60% di probabilità che le temperature siano significativamente superiori ai valori storici in gran parte del Regno Unito e dell’Europa centrale e meridionale.
Gran parte della Francia e della Germania hanno anche il 40-50% di probabilità di avere precipitazioni ben al di sotto della media nei prossimi tre mesi. La mancanza di piogge e nevicate potrebbe avere un impatto sul trasporto fluviale interno e sugli operatori idroelettrici, oltre a condizionare la stagione sciistica.
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