L’importo delle fatture illecite ammonterebbe a quasi 2 milioni di franchi.
Test Covid fatturati indebitamente. È il sospetto che aleggia intorno a pagamenti ingiustificati nel quadro della fatturazione dei tamponi utilizzati per accertare la positività da coronavirus. Il Consiglio federale ora intende indagare per recuperare eventualmente le somme illecitamente percepite. È stato deciso oggi nella sua seduta, accogliendo così le richieste della Delegazione delle finanze delle Camere federali. È stato realizzato un piano di lotta agli abusi e sono state effettuate analisi trasversali. Inoltre l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha già avviato azioni penali concernenti i test fatturati in eccesso.
Fatture illecite da 2 milioni di franchi
Nel dicembre scorso, la Delegazione delle finanze delle Camere federali aveva scritto al Consiglio federale per chiedergli di raddoppiare gli sforzi al fine di scoprire e prevenire i pagamenti ingiustificati nel quadro della fatturazione dei test COVID-19.
Nella sua risposta, il Consiglio federale ha dato seguito alle richieste della Delegazione delle finanze e affermato di essere determinato a esaminare i casi sospetti. L’UFSP ha elaborato un piano di lotta contro gli abusi e, in base ai risultati delle indagini, esigerà il rimborso degli importi indebitamente fatturati. In questo contesto, l’UFSP ha già presentato le sue prime decisioni concernenti alcune fatture ritenute ingiustificate. Si tratta di importi dell’ordine di 1,8 milioni di franchi. Inoltre, ha già avviato alcune azioni penali e non esclude di intraprenderne altre in futuro.
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