Il governo di Liz Truss è già sotto una pioggia di critiche in seguito ai piani economici attuati. La Banca d’Inghilterra prova a giungere in soccorso. Intanto i sondaggi danno la strada spianata ai Laburisti per le prossime elezioni.
Le prime settimane di Liz Truss come primo ministro britannico sono state tutt’altro che positive. 48 ore dopo l’ottenimento dell’incarico è giunta la notizia della morte della Regina Elisabetta II, ponendo il Paese in uno stato di lutto ufficiale e ritardando il lancio ufficiale del piano Truss per la Gran Bretagna.
Le manovre economiche del nuovo governo
Una volta terminato il periodo di lutto ufficiale, lunedì scorso, il suo governo ha dato il via a un’ondata di misure politiche radicali, culminata venerdì con l’annuncio di tagli alle tasse per 45 miliardi di sterline. Le misure comprendono l’abolizione della quota massima pagata dalle classi di reddito più elevato, con aggiustamenti che andranno a beneficio dei ricchi piuttosto che ai milioni di persone con redditi più bassi. La logica, secondo il governo Truss, è che la riduzione delle imposte sulle persone fisiche e sulle società innescherà un boom di investimenti e farà ripartire l’economia britannica.
In un’intervista rilasciata la scorsa settimana alla CNN, Truss ha difeso i suoi piani economici affermando che il suo governo sta «incentivando le imprese a investire e anche aiutando la gente comune con le loro tasse».
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Crolla la sterlina
Ma i piani del nuovo primo ministro sono risultati un flop quasi subito. Lunedì la sterlina è scesa al livello più basso in quasi quattro decenni, raggiungendo a un certo punto quasi la parità con il dollaro. Ora è molto probabile che la Banca d’Inghilterra aumenti i tassi d’interesse, rendendo più difficili i rimborsi e l’ottenimento di mutui vari. Mercoledì l’istituto finanziario britannico ha annunciato che avrebbe acquistato titoli di Stato del Regno Unito nel tentativo di ripristinare condizioni di mercato ordinate e di evitare disfunzioni in seguito ai tagli e al conseguente crollo della sterlina.
L’opportunità per i Laburisti
Martedì sera, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha emesso un raro rimprovero per un Paese sviluppato, criticando i piani di taglio delle tasse del Regno Unito, affermando che «probabilmente aumenteranno le disuguaglianze».
Il caos non poteva arrivare in un momento migliore per l’opposizione del Partito Laburista, che questa settimana ha tenuto il suo congresso annuale a Liverpool. In vista della conferenza, i laburisti godevano di un vantaggio nei sondaggi che non si vedeva dai tempi dell’ultimo primo ministro laburista a vincere le elezioni generali, Tony Blair. Ora, a detta di molti analisti politici, se la cattiva gestione del governo Truss dovesse proseguire, il partito guidato da Keir Starmer risulterebbe il favorito alle prossime elezioni del 2024.
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