Sebbene il value investing non sia una novità dei nostri tempi, dal momento che si tratta di una delle strategie di investimento più antiche e di successo, questo è tornato di moda recentemente. In cosa consiste e quali sono i benefici?
Il value investing non è certamente una novità degli ultimi tempi, dal momento che si tratta di una delle strategie di investimento più antiche e di successo della storia.
Nonostante le basi di questa strategia di investimento siano sempre state presenti -in un certo modo- nel mondo finanziario, i primi a dargli forma furono Benjamin Graham e il collega David Dodd, durante gli anni di insegnamento alla Columbia University. Le basi della strategia furono, poi, messe nero su bianco nel testo «Security Analysis», pubblicato dai due nel 1934.
Il value investing e le sue origini
Quando Benjamin Graham, dopo aver lavorato per un periodo a Wall Street, fondò nel 1926 una partnership di investimento riuscì a registrare una performance annua composta del 17% circa. Considerando che in quegli anni ci fu la Grande Depressione, fu un risultato veramente straordinario.
La strategia che veniva utilizzata da Benjamin Graham era quella di acquistare titoli fortemente sottovalutati sia per le proprietà possedute sia per le disponibilità sotto forma di merci, crediti o liquidità. Inoltre, Graham teneva spesso in considerazione un altro aspetto importantissimo: il basso prezzo confrontato con gli utili realizzati e i dividendi pagati.
Alla base della strategia di Benjamin Graham, quindi, c’era -ma c’è ancora- la ricerca di un prezzo basso rispetto al «valore intrinseco». Questo fa sì che anche nella peggiore delle ipotesi si possa comunque mantenere un giusto margine di sicurezza.
Warren Buffet rende il value investing popolare
Non c’è bisogno di presentazioni per Warren Buffet, più grande investitore della storia. Proprio lui riesce a rendere popolare nonché a sviluppare ulteriormente lo stile, e la strategia, di investimento di Benjamin Graham.
I maggiori successi realizzati da Buffet si ebbero su titoli che nel tempo hanno presentato un buon tasso di crescita di profitti, in grado poi di trainare il prezzo in Borsa. In questo modo il più grande investitore nella storia ha aggiunto un nuovo elemento a cui prestare attenzione oltre al prezzo basso: le buone prospettive.
In poche parole, l’idea di Buffet è: meglio pagare un giusto prezzo per un’azienda eccezionale piuttosto che un prezzo basso per un’azienda pessima. In questo modo si fa un investimento value, cioè si investe sulle prospettive e sul valore intrinseco, che non è strettamente collegato al prezzo delle azioni.
Grazie a Warren Buffet e ai suoi successi, il value investing è diventato popolare, facendo nascere numerosi fondi di investimento e fondi hedge che hanno fatto proprie le tecniche dell’investimento value.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter