VIDEO Cambiamento climatico: occhio alle fake news. La voce degli esperti

Chiara De Carli

09/05/2022

10/05/2022 - 12:16

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In un’intervista Cristian Scapozza, ricercatore senior all’Istituto scienze della Terra della Supsi, e Nicola Storelli, ricercatore ricercatore all’Istituto microbiologia della Supsi, approfondiscono tematiche inerenti al cambiamento climatico.

VIDEO Cambiamento climatico: occhio alle fake news. La voce degli esperti

Cambiamento climatico o fenomeno meteorologico? Spesso leggendo una notizia inerente all’argomento ci si rende conto di quanto le due tematiche spesso vengano confuse. Ecco che allora gli scienziati arrivano in nostro aiuto per imparare a riconoscere le fake news e non cadere nel vortice dell’informazione sensazionalista.
Un argomento certamente importante per Cristian Scapozza, ricercatore senior all’Istituto scienze della Terra della Supsi (Supsi-Ist), che puntualizza fermamente: «Il cambiamento climatico per definizione è una modifica di uno stato normale del clima che viene definito su un periodo minimo di 30 anni, come l’aumento o la diminuzione della temperatura oppure una variazione del regime delle precipitazioni».

Quali sono le più diffuse?

Tra le diverse fake news quella più diffusa è senza dubbio quella che «fa confondere clima con la singola situazione: un periodo particolarmente caldo o freddo. In questo caso viene scambiata la situazione meteorologica con la definizione di clima e avviene sia da parte di chi fa sensibilizzazione sia da parte dei climatoscettici. È chiaro che il clima cambia da quando esiste il pianeta Terra. Tuttavia negli ultimi decenni la situazione è diventata particolare rispetto a quanto è avvenuto prima e non riusciamo più a spiegare quanto avviene a livello climatico facendo riferimento ai soli fattori naturali».

Cambiamento climatico: solo effetti negativi?

Dal cambiamento climatico però non derivano solamente effetti negativi o per lo meno non per tutti gli organismi viventi. Secondo gli studiosi infatti certe popolazioni possono trarne dei vantaggi. «Il cambiamento climatico ha un effetto chiaro – spiega Nicola Storelli, ricercatore ricercatore all’Istituto microbiologia della Supsi (Supsi-Im) – come il rialzo della temperatura dovuto ai gas serra nell’atmosfera. L’aumento di questi gas influenza forme di vita presenti – per fare un esempio – nell’ambiente acquatico. Se in questo contesto aumenta l’anidride carbonica - CO2 (tra i gas serra più conosciuti, ndr) le conseguenze saranno diverse: positive per alcuni microorganismi che possono utilizzarlo per riprodursi, per altri saranno negative. Più CO2 significa una maggiore acidificazione il che comporta problemi ad altri microorganismi, con una riduzione della biodiversità».

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