In un discorso speciale a Davos, il segretario generale Antonio Guterres ha messo in guardia dalle possibili degenerazioni, invitando i governi a superale le divergenze geopolitiche per individuare una strategia comune di intervento.
Non poteva che tenere banco in questa edizione 2024 del World Economic Forum, termine e realtà così ripetuta da sembrare vecchia, in verità ancora giovanissima e agli albori. Al punto che serve una strategia per affrontare quel qualcosa che, al di là delle aspettative, resta sconosciuto: l’intelligenza artificiale, pericolo potenziale per il mondo. Come tale, bisogna occuparsene con attenzione, ha messo in guardia il segretario generale delle Nazioni Unite.
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Il problema delle divisioni geopolitiche
In un discorso speciale a Davos, Antonio Guterres ha esortato i leader ad affrontare le minacce esistenziali poste dallo sviluppo incontrollato dell’intelligenza artificiale, assieme a quelle del cambiamento climatico e delle riforme della governance internazionale. Nonostante il clima e l’intelligenza artificiale ricevano una notevole attenzione, ha dichiarato, «non abbiamo una strategia globale efficace per affrontarli. Le divisioni geopolitiche ci impediscono di unirci su soluzioni globali».
La necessità di energie alternative
Guterres ha lanciato diversi allarmi. Anzitutto, il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato, con siccità, tempeste, incendi e inondazioni che hanno devastato paesi e comunità. A suo dire, il pianeta si starebbe dirigendo verso un bruciante aumento di 3°C della temperatura globale. «Vorrei essere molto chiaro - ha sottolineato - L’eliminazione dei combustibili fossili è essenziale e inevitabile. Dobbiamo agire ora per garantire una transizione giusta ed equa verso le energie rinnovabili».
Dal clima alle difficoltà finanziarie
Il segretario generale ha osservato che, oltre ai cambiamenti climatici che comportano rischi per l’uomo e l’ambiente, molti paesi colpiti dal «caos climatico» stanno anche attraversando difficoltà finanziarie. Ha affermato cioè che più della metà dei 75 paesi più poveri del mondo si trovano ad affrontare difficoltà legate al debito e, dopo decenni di riduzione della povertà e della fame, i progressi sono rallentati e, in alcuni paesi, hanno fatto retromarcia.
Il divario digitale e lo sviluppo sostenibile
Ha inoltre ribadito come sia fondamentale colmare il divario di connettività digitale, condividere dati e costruire beni pubblici digitali per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Contrassegnando i rischi che l’intelligenza artificiale comporta per i diritti umani, la privacy personale e le società, Guterres ha invitato il settore privato a unirsi a uno sforzo multilaterale per sviluppare un modello di governance «in rete e adattivo». Ciò dovrebbe aggiungersi a un organo consultivo delle Nazioni Unite sulla governance dell’IA che offra raccomandazioni sui vantaggi della nuova tecnologia mitigandone al tempo stesso i rischi.
Parola d’ordine: collaborare
«Abbiamo bisogno che i governi collaborino urgentemente con le aziende tecnologiche sui quadri di gestione del rischio per l’attuale sviluppo dell’IA e sul monitoraggio e la mitigazione dei danni futuri», ha affermato, sottolineando la necessità di uno sforzo sistematico per aumentare l’accesso all’IA in modo che le economie in via di sviluppo possano trarne vantaggio. potenziale enorme. «Dobbiamo colmare il divario digitale invece di approfondirlo».
L’urgenza di stare al passo con i tempi
Oltre ad affrontare il tema di clima e tecnologia, il segretario generale ha sottolineato la necessità di aggiornare le istituzioni e i quadri di governance globale – dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite al sistema di Bretton Woods – creati 80 anni fa. «Viviamo in un sistema economico che è stato progettato dopo la Seconda Guerra Mondiale e fondamentalmente progettato dai paesi sviluppati, e vediamo le economie emergenti con un peso sempre maggiore nell’economia globale, ma non un peso simile nelle istituzioni che governano dell’economia globale».
Attesa per il Summit of the Future
Guterres ha annunciato che le Nazioni Unite ospiteranno un Summit of the Future nel settembre 2024 per prendere in considerazione le riforme essenziali dell’architettura finanziaria globale per garantire che sia reattiva alle sfide odierne. «La ricostruzione della fiducia non avverrà dall’oggi al domani, ma sono convinto che sia essenziale e possibile», ha concluso.
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