Il Consiglio federale ha firmato quattro contratti per lo sviluppo di nuovi medicamenti contro il virus.
Presto disponibili nuovi farmaci anti Covid-19: il Governo ci mette la faccia, con il finanziamento di nuovi progetti di aziende nazionali per lo sviluppo di medicamenti contro il virus.
La Confederazione ha appena siglato nuovi contratti con 4 aziende svizzere: questo il primo importante risultato del bando lanciato dal Governo la scorsa estate.
I nuovi medicamenti saranno disponibili alla fine del 2022
27 milioni di franchi: questa la cifra stanziata dal Consiglio federale per finanziare lo studio e la produzione di nuovi farmaci contro il virus. Un passo importante per contrastare la pandemia, che nelle ultime settimane si sta facendo sentire in Ticino e in tutta la Confederazione.
A seguito della modifica della legge Covid-19 adottata dal Parlamento il marzo scorso, il Consiglio federale ha approvato nel maggio 2021 la creazione di un programma di promozione per assicurare ai cittadini un approvvigionamento rapido e sicuro di medicamenti innovativi contro Covid-19. A questo scopo l’Esecutivo ha incaricato l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) di attuare il programma, in collaborazione con Innosuisse.
Valutate nove domande di finanziamento
Gli esperti incaricati di Innosuisse e dell’UFSP hanno valutato nove domande di finanziamento, con riferimento ai criteri stabiliti dal CF. Terminata la valutazione e dopo la votazione popolare a favore della Legge Covid-19 lo scorso 28 novembre, l’UFSP ha deciso di finanziare quattro progetti di aziende svizzere con le quali è stato stipulato un contratto.
Le aziende svizzere impegnate con il CF
Le aziende svizzere incaricate dal Governo di sviluppare nuovi farmaci anti-Covid 19 sono:
- GeNeuro SA: incaricata di sviluppare un anticorpo monoclonale per trattare il "long Covid" (effetti a lungo termine dell’infezione) su pazienti che soffrono di sintomi neuropsichiatrici importanti;
- Kinarus AG: per lo sviluppo di un farmaco per via orale con azione antivirale e antinfiammatoria, per tutti i livelli di gravità dell’infezione;
- Memo Therapeutics AG: per lo sviluppo di un anticorpo monoclonale da somministrare per inalazione o per via intravenosa, per trattare l’infezione su pazienti che rischiano un’evoluzione grave della patologia;
- Noorik Biopharmaceuticals AG: per lo sviluppo di un farmaco vasodilatatore polmonare da somministrare per via orale, per la prevenzione di insufficienza respiratoria e per ridurre il bisogno di ventilazione meccanica in caso di ricovero dovuto all’infezione.
Il programma terminerà alla fine del 2022 e in cambio degli investimenti sostenuti, la Confederazione potrà beneficiare di controprestazioni (per esempio di un diritto di prelazione).
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