La paura di una possibile recessione sta influenzando il mercato attuale. Questa volta ne risente anche Apple, che rallenta le assunzioni e vede le sue azioni affondare.
Wall Street chiude in ribasso l’inizio di settimana, l’Europa messa in ginocchio dalla crisi energetica e l’Asia alle prese con l’aumento dei casi di Covid e le difficoltà del settore tecnologico e immobiliare. Il rischio di una recessione è sempre più visibile all’orizzonte e forse questa volta anche le più solide certezze del mercato come Apple ne potrebbero risentire.
Apple crolla in borsa
Le azioni del colosso della Silicon Valley sono crollate in borsa dopo che è venuto alla luce un rapporto di Bloomberg in cui si spiegano le intenzioni della compagnia nel prossimo futuro: rallentare il ritmo delle assunzioni e tagliare la crescita delle spese per il 2023. Le conseguenze sul mercato azionario sono state immediate: chiusura in ribasso del 2,1% a $147,1.
Colpiti anche i giganti del mercato?
Le informazioni ottenute dal rapporto hanno messo in allarme gli azionisti, che cominciano a sospettare che Apple abbia messo in atto un piano per contrastare in anticipo una possibile recessione economica.
Solitamente, come accaduto durante le crisi economiche del passato, grandi aziende come Apple, in grado di continuare a innovare e dominare l’industria, hanno risentito solo parzialmente di periodi come questo. Tuttavia, questa apparente strategia di risparmio ha creato non poche preoccupazioni negli azionisti.
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La recessione sempre più realtà
Aggiornamenti aziendali come quelli del rapporto di Apple sono in realtà molto importanti per misurare il mercato azionario, in questi tempi in cui il rischio di contrazione si fa concreto. L’elevata inflazione di questi ultimi mesi sta causando un forte scetticismo tra gli investitori. Nonostante alcuni segnali di ripresa nell’ultima settimana, l’idea è quella che si stia solo attraversando una tregua in un mercato che tende ancora al ribasso.
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