Il ministero delle Finanze russo starebbe valutando di istituire una licenza obbligatoria per tutte le piattaforme che gestiscono la negoziazione delle valute digitali.
Mentre sul fronte ucraino la tensione tra Russia e Occidente sale continua ad aumentare, ecco puntuali giungere nuove ricadute sul mondo economico. Anche la Svizzera non è esente da preoccupazioni.
Fattore crypto
Al di là delle ripercussioni che vedono impegnati i singoli Paesi, c’è però un altro aspetto che tiene con il fiato sospeso moltissimi investitori. Si tratta delle ripercussioni che il possibile conflitto ucraino potrebbe scatenare in materia di cripto valute.
Come rimporta il giornale economico-finanziario money.it, in Russia il ministero delle Finanze sta valutando di regolamentare la compravendita di Bitcoin e delle Altcoin.
Una condizione che sta facendo traballare le quotazioni dopo il crollo di più del 5% di Bitcoin sui mercati, che ha trascinato con sé le principali valute elettroniche, toccando i minimi delle ultime due settimane.
Bitcoin in ripresa
Oggi il prezzo di BTC è apparso comunque in ripresa e ha continuato ad oscillare sopra i $38.000, sostenendo anche Ethereum (+2,84%) e Dogecoin (+2,21%).
Tornando alla Russia, stando sempre a quando pubblicato da money.it, pare che il ministero delle Finanze russo sia orientato a istituire una licenza obbligatoria per tutte le piattaforme che gestiscono la negoziazione delle valute digitali, imponendo ai trader l’acquisto di crypto mediante bonifico bancario.
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