Il Castello Visconteo è una delle più grandi attrazioni turistiche della città di Locarno. Questa fortezza medievale presenta inoltre un bastione progettato da una delle più grandi menti di tutti i tempi. Di chi si parla? Scopriamolo insieme.
Soggiornare a Locarno senza visitare il Castello Visconteo è un errore da non commettere. Infatti questa fortezza risalente al XIV secolo non è soltanto una delle più grandi attrazioni cittadine, bensì anche una delle fortezze più belle e meglio conservate del Canton Ticino e della Svizzera Italofona.
Il Castello Visconteo rappresenta una buona meta non solo per gli appassionati di storia. Al suo interno infatti è presente il Museo civico archeologico con la sua grande varietà di pregiatissimi vasi e calici, oltreché due mostre incentrate sulla storia recente della città ticinese.
Andiamo subito a scoprire la storia del Castello Visconteo e quali sono le mostre che si possono visitare al suo interno.
Castello Visconteo: storia medievale e recente
Il Castello Visconteo fu eretto attorno al XIV secolo nel luogo in cui sorgeva un fortino risalente agli ultimi anni del X secolo. Come si evince dal nome, fu la potente famiglia milanese dei Visconti a ordinarne la costruzione. In quel periodo il Signore di Milano Luchino Visconti (1292-1349) aveva allargato l’influenza di Milano fino al Lago Maggiore, conquistando Locarno nel 1341. Risale proprio a questa data la costruzione del castello.
Il dominio milanese su Locarno e sul Castello Visconteo ebbe fine nel 1513 con la conquista della città da parte delle forze confederali. Durante l’Epoca Napoleonica il Castello passò sotto il controllo della Repubblica Elvetica (1798-1803) e a seguito della capitolazione di quest’ultima divenne definitivamente parte, assieme alla città di Locarno, del neonato Canton Ticino.
Nel corso dei secoli questa fortezza subì più di un assedio e fu parzialmente distrutta e ricostruita in più occasioni, senza perdere la sua importanza a livello cittadino.
Cosa vedere nel Castello e nelle vicinanze
Oggigiorno il Castello Visconteo deve la sua fama soprattutto al Museo situato al suo interno, nel quale è possibile ammirare una vasta collezione di manufatti in vetro risalenti all’Epoca Romana. In altre cinque sale sono esposti anche reperti archeologici quali gioielli, vasi e armi documentati in un lasso temporale che va dal XIII secolo a.C. (Età del Bronzo) fino al IV secolo a.C. (Età Ellenistica).
Tutti questi reperti provengono dalle innumerevoli necropoli che sono state riportate alla luce nel corso dello scorso secolo. Durante l’Epoca Romana la città di Locarno rappresentava un importante snodo commerciale tra le valli ticinesi e la Pianura Padana, ruolo che rivestì ancora per molto tempo dopo la dissoluzione dell’Impero Romano d’Occidente. I reperti in vetro conservati in questo museo sono tra i più importanti d’Europa.
Nei piani superiori del Castello Visconteo si può visitare la mostra riguardante la Conferenza di Pace di Locarno (1925), uno dei più importanti eventi del novecento post-bellico. Questa Conferenza inaugurò un breve periodo di pace e collaborazione tra gli stati europei che erano da poco usciti dalla Grande Guerra (1914-1918) con non pochi problemi legati ai nuovi confini e ai nuovi equilibri stabiliti qualche anno prima dal Trattato di Versailles (1919).
La terza è ultima mostra visitabile riguarda invece l’impronta che la Riforma Protestante ha lasciato a Locarno. Infatti attorno al 1540 moltissimi locarnesi abbracciarono il Protestantesimo, sebbene questa religione fosse minoritaria a livello cittadino. Nel 1555 gli esponenti della comunità Protestante furono costretti all’esilio, ma qualche secolo più tardi il Credo Riformato tornò in città con l’apertura di nuovi edifici di culto ancora oggi attivi.
Adiacente al castello sorge il Rivellino, un antico e peculiare bastione difensivo che documenti recenti attribuirebbero a una delle più grandi menti europee: Leonardo da Vinci. Pare infatti che il grande scienziato e pittore abbia soggiornato presso il castello sul finire del XV secolo e che avrebbe progettato questo ulteriore bastione per rafforzare le difese della fortezza.
Del complesso del Castello Visconteo fa parte anche Palazzo Casorella, una dimora nobiliare eretta sul finire del XVI secolo oggi adibita a museo. Al suo interno si trovano ben 4.500 opere d’arte di ogni tipo, compreso il celeberrimo "Giudizio di Paride" (1773), opera del pittore locarnese Giuseppe Orelli (1706-1776).
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