Il numero di nuove immatricolazioni a novembre è stato di 18.825, il 17,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
La crisi dei chip continua a penalizzare il settore dell’automotive in Svizzera e nel mondo.
Nella Confederazione e nel Liechtenstein il numero di nuove immatricolazioni a novembre è stato di 18.825, il 17,6% in meno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, quando erano state immatricolate 22.846 auto. Dall’inizio dell’anno, sono stati 213.958 i nuovi veicoli circolanti sulle strade di entrambi i paesi, il 3,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2020 e il 22,7% sotto il livello pre-crisi del 2019 di 276.641.
Preoccupazione norme CO2
A rivelarlo è auto-schweiz, l’Associazione degli importatori di automobili svizzeri che per bocca del proprio portavoce Christoph Wolnik ha aggiunto una nota di preoccupazione: "Nel mezzo di una fase così critica, con le influenze negative prodotte dalla pandemia e la difficoltà di consegna dei nuovi veicoli, non comprendiamo l’inasprimento delle norme della CO2 per il 2022, approvato dal Consiglio il 24 aprile. Questo passo porta a ulteriori costi per l’industria automobilistica svizzera, che non aiuterà in alcun modo il clima".
Il bilancio a dicembre
La situazione delle consegne a dicembre determinerà se ci può essere un risultato leggermente positivo per il 2021 rispetto all’anno precedente. "Il 2021 non sarà un buon anno per le auto - aggiunge Christoph Wolnik -. Contavamo di raggiungere quota 270.000 nuovi veicoli, che sarebbe stato comunque al di sotto del 10% rispetto alla media a lungo termine pari a circa 305.000 immatricolazioni. Il rammarico è che c’è domanda di nuovi veicoli, ma sfortunatamente la mancanza di componenti elettronici nella produzione vanifica gli obiettivi che ci eravamo posti".
Cresce l’elettrico
Nel frattempo, i mezzi elettrici stanno guadagnando enormi quote di mercato. A novembre, più di una nuova autovettura su due aveva una trazione elettrifica o un motore a gas (53,5%). La percentuale di veicoli plug-in - quelli cioè che possono essere ricaricati tramite la rete elettrica - ha raggiunto il livello record del 29,6% il mese scorso. La maggior parte di questi erano auto elettriche (19,1%), il resto ibridi plug-in (10,5%). Gli ibridi "completi" rappresentano il 23,8 percento delle nuove immatricolazioni.
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