La big tech americana ha presa la decisione di tagliare posti di lavoro a causa di delle difficoltà finanziarie
Con una mail indirizza al personale, Sundar Pichai, ceo di Google, ha dichiarato che l’azienda licenzierà 12.000 dipendenti.
Una notizia che segue i precedenti tagli annunciati da Amazon e Microsoft, che complessivamento hanno lasciato a casa 28.000 persone.
Taglio del personale a Google
Venerdì scorso, Google ha fatto sapere che taglierà la sua forza lavoro, aggiungendosi alla sfilza di grandi aziende tecnologiche statunitensi che hanno deciso di seguire questa strategia.
La conferma dal ceo Sundar Pichai che in una mail inviato allo staff dell’azienda, ha fatto comunicato ufficialmente che inizierà immediatamente a licenziare negli Stati Uniti. In altri Paesi, il processo «richiederà più tempo a causa delle leggi e delle pratiche locali», ha affermato.
La crisi delle compagnie big tech
Il colosso della ricerca sul web offrirà ai dipendenti Usa 16 settimane di indennità di licenziamento, oltre a due settimane per ogni anno aggiuntivo in cui hanno lavorato presso Google, ha aggiunto Pichai.
Le aziende tecnologiche stanno affrontando una serie di sfide al momento, non da ultimo l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione che nell’ultimo anno hanno colpito le quote tecnologiche e costretto gli inserzionisti a ridurre la spesa pubblicitaria online. Gli aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve americana, in particolare, hanno portato a un inasprimento dell’appetibilità per le azioni tecnologiche americane. Il cupo clima macroeconomico ha a sua volta accumulato pressioni su quelle aziende affinché effettuino tagli profondi alla loro forza lavoro.
Anche Amazon, Microsoft e Twitter alle prese con i licenziamenti
Mercoledì scorso Amazon ha dato inizio a una nuova ondata di licenziamenti, lasciando a casa di 18.000 persone. Lo stesso giorno, Microsoft ha annunciato l’intenzione di tagliare 10.000 posti di lavoro in tutto il mondo. Anche Twitter, sotto la guida di Elon Musk, ha licenziato, tagliando oltre la metà dell’organico dell’azienda da quando ha assunto la carica di ceo in ottobre.
La mossa di licenziamento di Google, arriva dopo che la CNBC aveva riferito che l’azienda stava rinviando una parte degli assegni bonus di fine anno dei dipendenti fino a marzo o aprile, invece di pagarli per intero a gennaio.
La lettera del CEO ai dipendenti
Ecco un estratto della nota di Pinchai inviata allo staff venerdì:
«Ho delle notizie difficili da condividere. Abbiamo deciso di ridurre la nostra forza lavoro di circa 12.000 ruoli. Abbiamo già inviato un’e-mail separata ai dipendenti negli Stati Uniti interessati. In altri paesi, questo processo richiederà più tempo a causa delle leggi e pratiche locali.
Questo significherà dire addio ad alcune persone incredibilmente talentuose che abbiamo lavorato duramente per assumere e con cui abbiamo adorato lavorare. Sono profondamente dispiaciuto per questo. Il fatto che questi cambiamenti avranno un impatto sulla vita dei Googler pesa molto su di me e mi assumo la piena responsabilità delle decisioni che ci hanno portato qui».
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