Il mercato automobilistico svizzero colpito dal crollo delle vendite nel mese di ottobre, un trend negativo destinato a protrarsi nel 2022 a causa della scarsità dei chip.
La mancanza di componenti elettronici e semiconduttori nella produzione automobilistica è la causa delcrollo delle vendite di auto in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein registrato a ottobre.
Secondo Auto-Schweiz, l’associazione degli importatori ufficiali di automobili con oltre 4.000 concessionari in Svizzera e Liechtenstein, la carenza di chip e i conseguenti ritardi nelle consegne stanno impattando sulle vendite di auto in questi Paesi.
Crisi del mercato automobilistico: i dati
Come testimoniano i dati, nel mese di ottobre sono state solo 15.060 le nuove auto sulle strade dei due Paesi, rispetto alle 20.975 dell’anno scorso, con un calo del 28,2 %.
In particolare, nel corso del 2021 il mercato, con 195.133 nuove immatricolazioni, è cresciuto solo del 5,7% rispetto all’anno precedente compromesso dalla crisi pandemica.
Le statistiche sono chiare e non preannunciano un miglioramento della situazione dell’offerta di automobili con i nuovi veicoli.
L’opinione degli esperti: Christoph Wolnik, portavoce di Auto-Schweiz
Anche gli esperti confermano questo trend negativo.
Il portavoce dei media di Auto-Schweiz, Christoph Wolnik, riassume con queste parole la situazione attuale: "Il mercato automobilistico svizzero attualmente non è determinato dalla domanda, come di solito accade, ma purtroppo dall’offerta limitata causata dallo stallo della fornitura di componenti elettronici, in particolare di prodotti a semiconduttori, da parte delle case automobilistiche”.
Wolnik prevede anche un probabile mancato raggiungimento delle prospettive di crescita previste dopo la crisi pandemica dello scorso anno e preannuncia un riproporsi degli effetti del crollo delle vendite nel settore automobilistico anche nel 2022, con forti ripercussioni sulla ripresa del mercato svizzero.
La svolta “green”
A detta degli esperti, il punto chiave del futuro del settore automobilistico è, e continuerà ad essere, il mercato delle auto green.
I dati confermano che in ottobre, il 49.9% delle nuove autovetture aveva un propulsione alternativa a quella tradizionale. La metà sono auto elettriche, con una percentuale del 14,5, e ibride plug-in per il 10,4%. L’altra metà è costituita da mild e full hybrid, nonché da modelli a gas e idrogeno.
I motori a basso impatto ambientale oggi sono i preferiti dalle case automobilistiche, sia nell’ambito della produzione, che nelle consegne, soprattutto in vista del raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
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