L’azienda è indebitata e ha diminuito le prospettive di ricavi a causa della crisi generata dalla pandemia.
Sostegno finanziario a FFS: nella seduta del 17 dicembre il Consiglio federale ha varato alcune misure di sostegno finanziario alle Ferrovie federali svizzere - FFS.
L’impatto della pandemia sui bilanci FFS
Il virus ha aumentato l’indebitamento dell’azienda, che ha visto un peggioramento delle prospettive di ricavi. Prima dell’arrivo della pandemia le Ferrovie federali conseguivano utili adeguati; ora è necessario un intervento di sostegno statale per riequilibrare la condizione finanziaria dell’azienda.
Il pacchetto di misure di sostegno
Il Consiglio federale ha approvato un pacchetto di misure che comprende un contribuito per migliorare le performance, anche grazie a una riduzione dei prezzi delle tracce nel traffico a lunga distanza.
Il futuro resta incerto, dal momento che la pandemia potrebbe riservare ancora sorprese. In questo contesto la condizione finanziaria di FFS continuerà a essere monitorata dal Dipartimento federale delle finanze - DFF e dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni - DATEC. Se necessario, verranno proposte misure supplementari di sostegno finanziario.
Analisi e approvazione dei sostegni finanziari
All’inizio del settembre 2021, il CF aveva incaricato il DEF e il DATEC di presentare alla fine dell’anno un piano di finanziamento sostenibile a lungo termine di FFS.
Nella seduta di venerdì 17 dicembre sono state approvate le misure finalizzate a ridurre l’indebitamento delle Ferrovie federali, aumentandone la redditività. Obiettivo principale delle misure è garantire un finanziamento a lungo termine sostenuto da Confederazione e FFS. Ecco di seguito quanto è previsto:
Misure da parte delle FFS per migliorare i risultati: a complemento delle importanti misure di risparmio già pianificate, dal 2024 le FFS adotteranno ulteriori riduzioni dei costi e/o ottimizzazioni dei ricavi pari a 80 milioni di franchi all’anno. Entro il 2030 il risultato dovrebbe dunque migliorare di circa 500 milioni di franchi complessivi. In quanto proprietaria, la Confederazione comunicherà tale obiettivo per scritto al consiglio d’amministrazione delle FFS. L’attuazione concreta a livello operativo spetta alle FFS. In questo contesto possono anche essere necessari adeguamenti della concessione per il traffico a lunga distanza;
Riduzione dei prezzi delle tracce nel traffico a lunga distanza: il prezzo delle tracce è un compenso per l’utilizzazione della rete ferroviaria. Il contributo di copertura è parte del prezzo delle tracce e è fissato come percentuale dei ricavi nella concessione per il traffico a lunga distanza. Grazie al prelievo di una parte dell’utile del traffico a lunga distanza è possibile coprire una parte più cospicua dei costi per l’infrastruttura. Se si riduce il contributo di copertura è per contro necessario aumentare i contributi d’esercizio versati dal Fondo per l’infrastruttura ferroviaria -FIF ai gestori di infrastrutture. Secondo la pianificazione attuale delle FFS, in caso di prezzi delle tracce invariati, nei prossimi cinque a sette anni il traffico a lunga distanza accuserebbe perdite. Con la riduzione del contributo di copertura, tra il 2022 e il 2029 il traffico a lunga distanza dovrebbe essere sgravato complessivamente di 1,5–1,7 milioni di franchi. L’obiettivo è fare in modo che a medio termine le FFS possano nuovamente conseguire un utile adeguato nel traffico a lunga distanza. Per compensare l’onere supplementare del FIF, la Confederazione elaborerà una proposta di soluzione entro metà 2022. Oltre a un aumento dei contributi federali al FIF, verrà valutata anche una proroga del termine per il rimborso del debito;
Mandato di verifica dell’ampliamento dell’infrastruttura: a causa dell’elevato volume e della complessità della Fase di ampliamento 2035, nell’ottica attuale è molto probabile che l’attuazione subisca dei ritardi. L’Ufficio federale dei trasporti - UFT e le FFS aggiorneranno congiuntamente i piani di sviluppo, in particolare il calendario. Dei ritardi sgraverebbero il fabbisogno di investimenti delle FFS.
Queste misure dovrebbero consentire alle FFS di invertire la tendenza attuale e riportare l’indebitamento netto al suo valore target (6,5 x EBITDA) entro il 2030. In questo modo, dal 2030 sarebbero in grado di effettuare gli investimenti previsti per l’attuazione della Fase di ampliamento 2035.
La Confederazione continuerà a rispondere concretamente al fabbisogno di finanziamento delle Ferrovie federali svizzere fino alla fine del 2022, con i mutui di tesoreria. Il limite dei mutui a lungo termine viene inoltre aumentato da 3 a 3,5 miliardi, mentre quello per mutui di tesoreria a breve termine è ridotto da 950 a 450 milioni.
Verranno anche chiarite le condizioni quadro per la concessione di mutui di tesoreria e di mutui, attraverso il bilancio della Confederazione, così come la loro conversione in capitale proprio. Questo avverrà con un adeguamento dell’articolo 20 della legge federale sulle Ferrovie federali svizzere. I mutui di tesoreria vengono concessi al di fuori del conto di finanziamento e non sono pertanto soggetti alle restrizioni del freno all’indebitamento.
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