In un documento interno, riportato dal Financial Times, si legge come solo il 37% dei prodotti Nestlè ha ottenuto la soglia minima nel sistema di valutazione dei cibi sani.
Molti prodotti della multinazionale svizzera Netslè non sono salutari. A dirlo è un documento interno dell’azienda visionato dalla redazione del Financial Times e riportato in un articolo. La notizia è stata ripresa da molti quotidiani dal momento che si tratta di molti prodotti a marchio Nestlè.
Nello specifico il quotidiano riporta come la maggior parte dei famosi cibi e bevande Nestlè non possono essere inseriti all’interno di una "definizione condivisa di salute", della stessa azienda.
Il 60% dei prodotti non raggiunge la valutazione per cibi sani
Nel documento, come riportato sui principali media, si legge che "alcune delle nostre categorie e prodotti non saranno mai salutari indipendentemente dalle innovazioni apportate", nel documento riportato dal giornale si legge come solo il 37% dei cibi e delle bevande prodotte dall’azienda - ad esclusione del cibo per animali e della nutrizione medica specializzata - abbia una valutazione sopra i 3,5 punti nel sistema di valutazione dei cibi sani.
Più del 60% dei prodotti alimentari e delle bevande quindi non rispettano quella che la stessa Nestlè indica come "definizione riconosciuta di alimento salutare".
La soglia del 3,5 è la soglia minima per il riconoscimento e quindi la definizione di un alimento come salutare. Stando ai dati riportati dai giornali il 96% delle bevande e il 99% dei prodotti dolciari dell’azienda non hanno superato la soglia minima, così come il 60% dei latticini e l’82% delle acque aromatizzate.
Nonostante l’impegno della multinazionale Nestlè nell’innovazione e nell’alimentazione sana, come si legge anche sul sito ufficiale:
L’alimentazione è fondamentale per lo sviluppo sano di un bambino. Ma, come sempre, un conto è la teoria e un conto è la pratica. Convincere i bambini a mangiare più frutta e verdura, fare in modo che i loro pasti siano i più nutrienti possibile e includere fonti diversificate di proteine – tra cui quelle a base vegetale – può diventare una vera e propria sfida per i genitori e per chi si prende cura dei bambini.
l’azienda non è ancora riuscita a cambiare fino in fondo per raggiungere prodotti sani per alimentazione sana ad ogni età.
Nei documenti visti e riportati sul Financial Times infatti si dice che nonostante le modifiche apportate dall’azienda l’offerta è ancora al di sotto degli standard, come hanno dimostrato i dati. Si parla di prodotti che rappresentano circa la metà degli incassi annuali della multinazionale per un totale di circa 83 miliardi di Franchi.
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