Ripartenza post-Covid: l’italiana OVS punta tutto sulla sostenibilità

20/10/2021

08/03/2022 - 18:04

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Il gruppo leader in Italia nel mercato dell’abbigliamento per donna, uomo e bambino ha illustrato i dettagli del prestito obbligazionario sul quale sono impostate le prossime mosse strategiche di sviluppo.

Ripartenza post-Covid: l'italiana OVS punta tutto sulla sostenibilità

L’italianissima OVS SpA ha presentato il proprio programma di rilancio, improntato tutto sul tema della sostenibilità. Teatro dell’incontro con la stampa avvenuto martedì 19 ottobre, è stato l’elegante showroom milanese nella centralissima via Dante, dove ha sede il quartier generale di OVS.

Ripartenza post-Covid, l’italiana OVS punta tutto sulla sostenibilità: sommario

Chi è OVS

Nato nel 1972 a Padova, oggi OVS è presente con oltre 1.800 negozi in Italia e all’estero (circa 400), conosciuto soprattutto per i marchi OVS e UPIM. Quotato alla Borsa Italiana da marzo 2015, ha chiuso il 2020 con vendite nette pari a 1.018,5 milioni di euro.

Post Covid

Il Gruppo italiano ha rialzato la testa dopo un periodo complicato, reso difficile dai tanti mesi di chiusura imposti dall’emergenza Covid. Un test difficilissimo, dal quale OVS SpA ne è uscita rafforzata, con una visione ben chiara di quelle che saranno le prossime mosse da compiere. L’emissione sul mercato di un bond destinato a investitori qualificati, va proprio in questa direzione.

Il prestito obbligazionario è legato a performance di sostenibilità, con una durata di sei anni e un tasso di interesse minimo del 2% annuale. L’intento è di permettere alla struttura finanziaria del Gruppo di rafforzare la propria solidità, riducendo nel contempo il costo del debito.

Un modello di sostenibilità

L’impegno di OVS SpA in tema di sostenibilità le è già valso il primo posto nella classifica del Fashion transparency index 2021 pubblicato da Fashion Revolution, che ha coinvolto ben 250 tra i principali marchi e retailer di moda del mondo.

«Da quello che emerge nell’ultima semestrale - ha aggiunto l’amministratore delegato Stefano Beraldo - abbiamo recuperato interamente quando ci era stato tolto dalla pandemia, migliorando la quota di mercato italiano che negli ultimi 12 mesi è passata dall’8,2% al 9,4%.

Ora il nostro obiettivo è quello di ridurre del 21% il complesso delle nostre emissioni rispetto al 2019».
Tre le aree di intervento su cui il Gruppo intende agire.
I punti vendita: saranno ristrutturati, resi più belli, moderni e dotati di sistemi di climatizzazione e illuminazione efficienti e a basso consumo.

I trasporti, con la riduzione delle merci trasferite via aerea.
Infine, fornitori e produzione, che significa rivedere i sistemi di lavorazione, i processi, l’origine delle materie prime, con un impiego sempre più ridotto di acqua.

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