Sunrise UPC è la società nata nell’autunno 2020 dalla fusione dei due operatori di telecomunicazione.
Clienti in aumento, ma redditività diminuita. È questo il bilancio di fine 2021 dichiarato in una nota da Sunrise UPC, la società nata nell’autunno 2020 dalla fusione dei due operatori di telecomunicazione. Bene la telefonia mobile con 5,5 milioni di abbonati complessivi (nel 2021, crescita di 181’800 unità), ma anche l’offerta internet e televisiva con 34’700 utenze in più.
Il prezzo della fusione
Nota dolente per la redditività. Sunrise UPC ha registrato un utile operativo EBIDTA in calo dell’1,8% a 1,1 miliardi di franchi, per cause legate soprattutto ai costi di fusione. Nonostante ciò, la società ha riscontrato un lieve incremento nel fatturato dello 0,5% raggiungendo quota 3,04 miliardi “grazie alle attività con la clientela professionale e nel comparto della telefonia mobile”, sottolinea il comunicato.
Per quest’anno, prevista dal gruppo una stabilizzazione delle attività o una “modesta” progressione, nonché una redditività (EBITDA) stabile, senza però fornire cifre. Una direzione presa a causa dei costi legati alla fusione che dovrebbero ammontare attorno a 150 milioni di franchi.
L’acquisto di Sunrise
A metà agosto del 2020, la Liberty Global, il maggiore operatore di reti via cavo al mondo e già proprietaria di UPC (ex Cablecom), aveva lanciato un’operazione di acquisto della concorrente Sunrise con un’offerta che valutava il secondo operatore svizzero a 6,8 miliardi di franchi. Il tutto concretizzato con la fusione avvenuta nel novembre di due anni fa.
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