Swiss ha recentemente messo al corrente alcuni suoi dipendenti non ancora vaccinati riguardo la possibilità di licenziamento. Cosa sta succedendo di preciso?
La vaccinazione contro il coronavirus per evitare il licenziamento. Questo sembra prospettarsi per alcuni dipendenti non ancora vaccinati della compagnia aerea Swiss, la quale alcuni mesi fa aveva già fortemente raccomandato la vaccinazione al proprio personale di bordo.
Ricordiamo che per Swiss il 2021 non si è rivelato un anno d’oro, essendo il giro d’affari della compagnia ancora sotto i livelli pre-COVID. Le continue limitazioni sul traffico aereo messe in atto da numerosi paesi (USA in primis) hanno considerevolmente ridimensionato i piani della compagnia di Zurigo, che ora pensa di ricorrere a una soluzione draconiana a fine di riprendere quota, non solo in senso simbolico.
Quando potrebbero scattare i primi licenziamenti dei dipendenti no vax? Quali sono state le reazioni dei sindacati? Vediamo insieme cosa sta accadendo.
Swiss: vaccinazione entro dicembre o scatta il licenziamento
Con un suo comunicato la compagnia aerea zurighese ha informato il personale non ancora vaccinato contro il coronavirus circa la possibilità di perdere il posto se non si sottoporranno alla vaccinazione. Dicembre sarebbe l’ultimo mese utile per vaccinarsi, dopodiché potrebbe scattare il licenziamento a partire dal mese di gennaio.
Ovviamente fonti di Swiss hanno specificato che saranno prese soluzioni specifiche per quei dipendenti che dimostreranno di non essersi vaccinati non per questioni ideologiche, bensì perché impossibilitati a ricevere le due dosi dei vaccini anti-COVID per motivi di salute. A questi individui sarà ovviamente richiesto un certificato medico che attesti le patologie pregresse che non rendono consigliata la vaccinazione.
Da fonti interne alla compagnia si apprende che i dipendenti non ancora vaccinati sarebbero meno della metà. Non si sono fornite cifre concrete, ma tenendo presente che il tasso di vaccinazione dei dipendenti Swiss sembrerebbe essere più alto della media svizzera (attualmente di poco inferiore al 55%), si può ipotizzare che i dipendenti non ancora immunizzati siano non più del 40% del personale.
Le reazioni dei sindacati all’annuncio di Swiss
Ovviamente all’annuncio di Swiss sono seguite le reazioni sia dei dipendenti no vax che dei sindacati, anche se non tutte le sigle si sono dette contrarie a questa nuova misura.
Il sindacato Kapers non ha negato che la misura possa essere vista come eccessiva, sebbene la sua legittimità non sarebbe messa in discussione. Infatti la sigla sindacale la giudica conforme al contratto collettivo di categoria.
Occorre precisare che Swiss aveva disposto la vaccinazione obbligatoria già ad agosto, anche se a quanto sembra non tutti i dipendenti avevano manifestato interesse nell’aderire alla campagna vaccinale.
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