La compagnia aerea Swiss è la prima società a rendere obbligatoria la vaccinazione per il personale, cosa è successo e quali possono essere le conseguenze per chi non si vaccina?
Al momento in Svizzera non è ancora obbligatoria la vaccinazione contro la COVID-19. Nonostante negli ultimi tempi la situazione epidemiologica sia peggiorata, nella Confederazione sono diffuse solamente una serie di raccomandazioni per quei lavoratori che ancora non hanno ricevuto il vaccino.
Di conseguenza la decisione presa dalla compagnia aerea Swiss rappresenta un precedente molto importante quanto controverso. Infatti in un comunicato ufficiale i vertici aziendali hanno dichiarato che entro il 15 novembre tutti i dipendenti di Swiss dovranno essere vaccinati per poter svolgere le loro mansioni lavorative.
Cosa è successo nelle specifico? Andiamo ad analizzare meglio la notizia.
Swiss: tutto il personale deve vaccinarsi entro il 15 novembre
All’origine di questa decisione che sta già destando le prime reazioni contrarie tra alcuni dipendenti vi sono motivazioni di natura commerciale e burocratica. Infatti il portavoce della compagnia aerea ha dichiarato che la vaccinazione di massa del personale di bordo gli eviterà quarantene e tamponi da eseguire nelle principali località servite con i voli di linea.
Occorre rammentare che Swiss si trova al momento in una situazione non rosea, con le tratte aeree fortemente ridimensionate a causa delle restrizioni vigenti in alcuni paesi e il fatturato dello scorso trimestre in caduta libera.
I sindacati per ora non sembrano sul piede di guerra, anche se tra i dipendenti no vax sembra già essersi diffusa la paura per le possibili sanzioni. La portavoce del sindacato Kapers Dr.ssa Sandrine Kikolic-Fuss ha affermato che quanto deciso da Swiss rimane in linea con il CCL di riferimento e per questo non è da considerarsi come atto illegittimo. Kikolic-Fuss ha poi precisato che il sindacato avrebbe preferito che la vaccinazione restasse raccomandata piuttosto che obbligatoria. Tornando al discorso delle possibili sanzioni, non è ancora possibile poter stabilire quali saranno e se si potrebbe arrivare persino al licenziamento.
Cosa prevede la normativa svizzera in materia di obbligo vaccinale?
Come fatto notare dal Prof. Roger Rudolph (Università di Zurigo), in Svizzera non esiste una normativa apposita o un episodio giurisprudenziale in grado di dettare delle linee guida sul caso di Swiss. Ne segue che non è possibile ora come ora pronunciarsi sulla presunta illegittimità dell’obbligo vaccinale disposto dalla compagnia aerea.
Tuttavia Roger Rudolph si dice contrario a un obbligo generalizzato che non tenga conto delle motivazioni per le quali alcuni dipendenti non sono ancora vaccinati. Dopotutto tra i non vaccinati si potrebbero celare anche individui che non possono ricevere il vaccino anti-COVID.
Non sembra essere però dello stesso parere Bernhard Kolb, avvocato e direttore del personale di Swiss, il quale richiama l’attenzione sul legame tra obbligo vaccinale e dovere di diligenza di Swiss. Secondo questa visione, tramite l’obbligo vaccinale la compagnia aerea starebbe tutelando la salute dei propri dipendenti, che entrano in contatto ogni giorno con potenziali infetti.
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