La quotazione nella borsa di Shanghai della società agrochimica basilese Syngenta è stata temporaneamente rimandata. Quali sono i motivi che hanno portato i regolatori cinesi a prendere questa decisione?
Per poter eseguire operazioni sul titolo di Syngenta presso il listino cinese di Shanghai ocorrerà attendere ancora un po’. Questo è quanto è stato dichiarato da fonti aziendali della società agrochimica con sede a Basilea, la quale è dal 2017 parte del colosso chimico cinese ChemChina.
A cosa si deve questa temporanea interruzione della quotazione in borsa? Si tratta di una semplice formalità o dietro essa si nascondono problemi più grandi? Esaminiamo attentamente la situazione.
Syngenta: IPO rimandata per mancanza di dati aggiornati
In base a quanto dichiarato sia da fonti aziendali che da fonti cinesi, la IPO di Syngenta nel listino di Shanghai sarebbe stata rimandata all’ultimo momento in quanto i regolatori avrebbero riscontrato un leggero vizio di forma.
Sembra infatti che la documentazione presentata da parte dei vertici della società non sia abbastanza recente, dato che riporterebbe la data del 30 settembre come quella dell’ultimo aggiornamento. I regolatori hanno quindi sospeso l’entrata in borsa del titolo di Syngenta e hanno raccomandato alla società di presentare dati relativi al mese di ottobre.
Non si ha notizia di altre motivazioni che hanno posticipato la quotazione, ne segue quindi che quanto accaduto a Syngenta sia solamente uno stop temporaneo legato principalmente a un lieve cavillo burocratico piuttosto che a motivazioni più serie. Occorre tenere a mente che a seguito della crisi di Evergrande le autorità cinesi che svolgono attività di vigilanza sembrano aver rafforzato i controlli sulle società che operano nei due listini della Cina continentale.
Si ricorda che Syngenta aveva presentato la domanda per quotarsi nel segmento Shanghai Science and Technology Innovation Board lo scorso luglio. La IPO mirava al target di 65 Miliardi di Yuan (poco più di 9,35 Miliardi di Franchi svizzeri), con l’emissione di quasi 3 miliardi di azioni.
Breve storia di Syngenta, dalla fondazione all’acquisizione cinese
Syngenta vide la luce nel 2000 per mano delle multinazionali farmaceutiche Novartis e AstraZeneca, che avevano trovato un accordo per le fusione delle rispettive divisioni agrochimiche. Presente in oltre 90 paesi, Syngenta conta circa 28.000 dipendenti in tutto il mondo. La società nel corso degli anni ha ricevuto diverse proposte di acquisizione da parte di grandi nomi quali Monsanto, ma nel 2017 è stata poi la società chimica cinese ChemChina ad aggiudicarsi il controllo su Syngenta grazie a un’offerta di 43 Miliardi di Dollari.
Dal 2017 Syngenta non è più quotata in un listino svizzero, ma il crescente interesse da parte degli investitori asiatici aveva portato il CdA di Syngenta a optare per l’approvo nel listino di Shanghai.
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