Quasi la metà dei contagi registrati in Ticino viene da Italia, Spagna e Grecia. Cosa succede?
Quasi la metà dei contagi registrati in Ticino viene da Italia, Spagna e Grecia. Aumentano gli spostamenti e già si iniziano a verificare situazioni al limite della legalità, con la possibilità di "tamponi falsi".
Il rischio tamponi falsi è un problema grave
Nelle località turistiche aumentano i centri per i tamponi, d’altra parte questi rimangono necessari per il rientro nel Paese di origine. C’è chi dice che in Spagna addirittura ve ne sono a ogni angolo delle città e già sono arrivate le prime indignazioni, testimoniate sui giornali italiani, per alcuni centri dove non venivano rispettate le misure igieniche o dove i tamponi venivano fatti senza reagenti.
Tutte pratiche che mettono a rischio il contenimento del virus e che potrebbero portare a un aumento incontrollato dei casi, dal momento che queste persone - convinte di essere negative - non avranno obbligo di quarantena né di restrizioni in materia di comportamenti sociali.
Il consiglio è quello di verificare la serietà e la competenza delle strutture cui ci si affida per i tamponi e di prenotare prima per evitare problemi e ritardi.
Ma oltre al problema dei tamponi non veritieri resta il fatto reale che quasi la metà dei casi registrati in Ticino vengono da contagi avvenuti in Italia, Spagna e Grecia.
Rimane fondamentale il tracciamento, soprattutto adesso che i contagi comunque sono in numero ridotto ed è possibile tracciarli. Quindi rimane importante continuare a fare i test al sorgere dei primi sintomi, anche se si è vaccinati. Soprattutto dopo le vacanze o degli spostamenti all’estero è importante continuare a monitorare la propria situazione per proteggere le persone più vulnerabili e a rischio.
Alcuni consigli per chi viaggia
Già ad aprile l’Organizzazione mondiale della sanità aveva dichiarato - tramite la portavoce Margaret Harris - che "essere vaccinati contro Covid-19 potrebbe non impedire la trasmissione".
La situazione è ancora più complessa di quanto si prospettava fino a qualche tempo fa, quando si stimava che una rapida e diffusa campagna di vaccinazione e l’avvicinarsi della stagione estiva si sarebbe potuto tenere sotto controllo il virus. Invece, all’inizio della stagione estiva già aumentano i contagi in molti Paesi e torna alta l’allerta.
L’OMS ha mostrato scetticismo anche sulla certificazione verde europea, in particolare sulla sua efficacia contro la diffusione del virus.
Rimangono sempre valide le norme igieniche e di distanziamento come miglior consiglio per chi deve viaggiare all’estero. Anche tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino, persino completando il ciclo di vaccinazione, dovrebbero comunque mantenere alta l’attenzione e continuare a prestare attenzione.
Sempre valida la raccomandazione di igienizzare le mani, mantenere il distanziamento, indossare la mascherina ed evitare assembramenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter