Il nostro Paese è in buona compagnia: stessa situazione per Regno Unito e Norvegia.
Secondo l’Università di Oxford, gli edifici nei Paesi del Nord Europa "si comportano come serre" e non sono adatti a gestire i picchi di temperatura che si stanno registrando in questi giorni.
Tre questi c’è anche la Svizzera, "impreparata" a garantire una temperatura definita "fresca" specialmente se il riscaldamento globale è destinato a far aumentare la temperatura di un grado e mezzo.
Situazione critica
Lo studio pubblicato sul sito dell’Università, precisa che Svizzera e Regno Unito vedranno un aumento del 30% dei giorni con temperature troppo calde, mentre la Norvegia vedrà un aumento del 28%. Inoltre gli esperti hanno stabilito che 8 dei 10 paesi con il maggior aumento di giornate sgradevolmente calde sono localizzati nel Nord Europa.
I pericoli per la salute
Il caldo estremo può portare a disidratazione, esaurimento da calore e persino alla morte, specialmente nelle popolazioni vulnerabili. "In questo momento, ad esempio, il raffreddamento sostenibile è a malapena menzionato nella strategia net zero del Regno Unito", ha spiegato Radhika Khosla, Professore Associato alla Smith School of Enterprise and the Environment e leader dell’Oxford Martin Program.
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Consumo energetico
Le conseguenze di questo repentino aumento delle temperature sono molteplici. "Senza interventi adeguati per promuovere il raffreddamento sostenibile - aggiunge Khosla -, è probabile che assisteremo a un forte aumento dell’uso di sistemi ad alto consumo di energia come l’aria condizionata, che potrebbero aumentare ulteriormente le emissioni e bloccarci in un circolo vizioso di combustione di combustibili fossili per farci sentire più fresco mentre rendi il mondo fuori più caldo".
Metodo di analisi
Per la loro analisi, gli autori hanno utilizzato il concetto di "gradi giorni di raffreddamento", un metodo ampiamente utilizzato per accertare se il raffreddamento sarebbe necessario in un determinato giorno per mantenere le popolazioni a proprio agio. "La domanda di raffreddamento non può più essere un punto cieco nei dibattiti sulla sostenibilità", ha concluso Khosla. “Entro il 2050 la domanda di energia per il raffreddamento potrebbe essere pari a tutta l’elettricità generata nel 2016 da Stati Uniti, UE e Giappone messi insieme. Dobbiamo concentrarci ora sui modi per mantenere le persone calme in modo sostenibile”.
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