Xiaomi conquista l’Europa e supera sia Apple che Samsung

In Cina Xiaomi sembra aver da tempo superato il rivale storico Huawei in termini di fatturato e penetrazione di mercato.

Infatti stando a quanto riferito dall’azienda con sede a Pechino, circa 5 cinesi su 10 sarebbero in possesso di uno smartphone marcato Xiaomi, oltreché di molti altri apparecchi tecnologici dello stesso marchio. Il rivale Huawei rimane molto popolare in madrepatria, ma il continuo rinvio della sua quotazione in borsa e le recenti limitazioni messe in atto nei suoi confronti da alcune economie occidentali hanno inciso negativamente sulle vendite e la popolarità dei suoi prodotti.

Ora Xiaomi sembra essere diventato il marchio di smartphone più popolare in Europa, ma cosa dicono i dati su questo aspetto?

Xiaomi ha superato i principali competitors in Europa

Nel secondo trimestre del 2021 la quota di mercato di Xiaomi nel continente europeo è cresciuta fino ad arrivare al 28,5%. Si tratta della maggior quota detenuta da una singola compagnia, maggiore di quella di Apple e Samsung, i principali competitors non cinesi di Xiaomi. Come comunicato in una nota dei vertici aziendali, la strategia commerciale della compagnia pechinese ha dato i suoi frutti e ora si pensa a lanciare un nuovo piano di investimenti volto al potenziamento dell’offerta rivolta ai clienti.

Ne segue che nei prossimi mesi potrebbero essere annunciati nuovi prodotti per i consumatori europei, tra i quali spiccheranno certamente nuove tipologie di smartphone. Tra aprile e giugno 2021 il fatturato complessivo di Xiaomi è stato pari a circa 13,6 Miliardi di Dollari USA, vale a dire 88 Miliardi di Yuan. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ci si trova dinnanzi a una crescita del 64%.

L’utile netto trimestrale è cresciuto dell’87% a quota 970 Milioni di Dollari USA, equivalenti a poco meno di 6,3 Miliardi di Yuan.

I numeri di Xiaomi in borsa

Le performance del titolo di Xiaomi quotato a Hong Kong non sono state delle migliori da inizio 2021 a questa parte. Infatti su base year-to-date il titolo ha lasciato sul terreno quasi il 30% del suo valore, passando dai 35,25 HKD di gennaio agli attuali 24,8 HKD. Su questo dato pesano molto i grandi crolli verificatisi nella borsa di Hong Kong nei mesi scorsi, oltreché il timore di nuove restrizioni normative da parte del governo cinese, che tuttavia non hanno ancora colpito il colosso pechinese.

Rispetto però ad agosto 2020, le azioni di Xiaomi sono cresciute di oltre il 16%, mentre nell’ultima settimana hanno guadagnato il 3,33% del proprio valore. In questo momento a Hong Kong il titolo è scambiato a rialzo dell’1,43%, posizionandosi nella top 10 dei titoli più tonici della giornata (dato delle ore 9:30).