A fare gola il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e il nuovo codice degli appalti italiano, che promette snellimento della burocrazia italiana.
Storicamente, si sa, sono le imprese italiane che puntano a investire in Svizzera. Ma oggi all’Auditorium di BancaStato a Bellinzona, una volta tanto, il tema è stato capovolto. Gli interlocutori intervenuti all’evento “Appalti pubblici in Italia: Riforma del codice e opportunità”, hanno infatti spiegato le potenzialità d’investimento che la vicina Italia presenta.
Molteplici gli organizzatori dell’evento, riuniti con un unico scopo: Switzerland Global Enterprise, Swiss Business Hub Italy, Ambasciata di Svizzera a Roma, Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, Camera di Commercio del Cantone Ticino che insieme hanno illustrato agli imprenditori interessati, le possibilità da cogliere.
A fare gola, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ovvero il documento elaborato dal governo italiano presentato alla Commissione europea con il prospetto di investimento dei fondi del programma Next Generation Eu, per il rilancio economico degli Stati membri.. Approvato poi dal Consiglio Ue il 13 luglio 2021, mette a disposizione risorse dall’Unione europea pari a 191,5 mld di euro, composti da 68,9 miliardi di euro finanziati da sovvenzioni a fondo perduto (grants) e 122,6 miliardi di euro finanziati tramite prestiti (loans).
Con i progetti l’Italia vuole puntare su digitalizzazione, innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. E il 2023 rappresenta un anno chiave per il programma, poiché Roma intende valorizzare le infrastrutture digitali, mettere a profitto gli strumenti di connessioni fra bisogni e risposte, oltre a dover mettere il piede sull’acceleratore, per rispettare le date di scadenza.
Durante l’evento è stato presentata anche una guida sul Nuovo codice degli appalti italiano che approda oggi in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.
Burocrazia italiana: un ostacolo per gli investimenti
Tra gli ospiti, presente anche il Consigliere di Stato e direttore del dipartimento del Territorio, Claudio Zali. «Con il PNRR sono previsti ingenti finanziamenti per i quali possono essere apprezzabili peculiarità e qualità delle nostre imprese - ha detto Zali nel suo saluto iniziale -. A margine di un recente incontro a Roma del dipartimento del Territorio, è stata ottenuta la messa a disposizione entro breve di una guida pratica sugli appalti pubblici in Italia». «La disponibilità di capitali per effettuare un bilancio economico basato su investimenti, può rappresentare un’opportunità anche per le imprese svizzere. Rimaniamo comunque consapevoli delle difficoltà di accesso al mercato italiano e delle differenti formalità da espletare».
Un cockpit a disposizione delle aziende
«Ci sono investimenti fino a 235 miliardi e questo rappresenta uno stimolo per verificare quali sono le opportunità e i progetti per le aziende svizzere», sostiene Luca Degiovannini, Senior Director Market Southern Switzerland Switzerland Global Enterprise (S-GE). Per scoprirle, l’organizzazione per la promozione delle esportazioni e della piazza economica ha messo a punto un valido strumento, facilmente reperibile sul sito dell’associazione. «Qui vengono inseriti regolarmente tutti gli appalti pubblici non sono in Italia, ma in tutto il mondo». Il Go Global Cockpit permette infatti «di filtrare per Paese e per settore».
Partenariato pubblico privato
Tra le diverse possibilità che prevede il PNRR, ci sono anche il cosiddetto PPP ovvero il Partenariato pubblico privato. «Vi sono molto settori che possono interessare gli investitori privati svizzeri - spiega Camilla Beneduce, avvocato di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa -. In particolare, la concessione e la gestione di un’opera pubblica. In questo ambito sono coinvolti sia un soggetto che eseguirà i lavori, una società di progettazione, oltre a un terzo attore che avrà il compito di svolgere concretamente il servizio all’interno dell’opera pubblica. Un esempio d’elezione sono i parcheggi a tariffazione, ovvero i parcheggi nei quali gli utenti dovranno pagare una tariffa che consentiranno al privato di generare il cashflow che servirà per remunerare l’investimento, in quel circolo virtuoso grazie al quale il privato riesce a ottimizzare il proprio investimento».
Presente anche Lorenzo Robbe, Project Manager di Invitalia per progetti d’investimento e di sviluppo internazionali
«Le Missioni del PNRR - illustra - mirano tra l’altro a rafforzare il sistema produttivo italiano e a favorire la transizione ecologica oltre a rilanciare i settori della cultura e turismo. Viene quindi fornito un supporto finanziario agli investimenti in filiere industriali strategiche, per fare un esempio, fotovoltaico, eolico, batterie elettriche, automotive, chimico/farmaceutico, e altri, attraverso strumenti agevolativi, alcuni di questi anche gestiti da Invitalia, tra i quali il “Contratto di Sviluppo”. Il supporto finanziario alle imprese avviene attraverso contributi, prestiti agevolati e crediti d’imposta. Le risorse del PNRR permetteranno quindi all’Italia di diventare ancora più attrattiva per gli investitori esteri».
Interesse crescente
Ma l’attenzione da parte delle imprese svizzeri verso la penisola italiana non è meramente una novità. L’interesse è cresciuto con l’avvento della pandemia, «periodo cruciale in cui nei settori Health Care e Medtech c’era un fabbisogno enorme», afferma Stefano Zwicky di Swiss Business Hub Italia. «Diversi hanno compreso in quel momento che c’è davvero un mercato e un’apertura verso le tecnologie svizzere e verso tecnologie che hanno un alto grado innovativo». «Nel corso di un anno diamo supporto a 200 aziende, di cui forse un 10% nel settore degli appalti pubblici. C’è tanta richiesta anche per individuare dei partner commerciali, dei distributori e allo stesso tempo delle informazioni in merito al mercato. Quindi analisi, statistiche o intermediazioni tra stakeholders italiano sia nel settore privato sia nel settore istituzionale».
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