La notizia, giunta nella serata di lunedì, è stata diffusa dalla banca svizzera e fa seguito alle multe inflitte da Fed, Finma e Pra.
A distanza di mesi dall’acquisizione di Credit Suisse, Ubs è stata multata per la cattiva condotta della sua controllata sul caso Archegos.
A seguito della decisione presa dalla Federal Reserve sulla questione, nella serata di lunedì è arrivata la comunicazione da parte di Credit Suisse del pagamento delle multe da 269 milioni di dollari alla Fed e 87 milioni di sterline (ovvero 119 milioni di dollari) alla Prudential Regulation Authority (Pra). Complessivamente le sanzioni inflitte ammontano a 387 milioni di dollari e comprendono anche quelle dell’Autorità svizzera di vigilanza sui mercati finanziari Finma.
Nel comunicato diffuso si legge anche che Credit Suisse registrerà un ulteriore accantonamento nel bilancio del secondo trimestre 2023 per riflettere su queste risoluzioni. Ubs, dal canto suo, sull’accantonamento nella contabilizzazione dell’acquisizione di Credit Suisse, completata il 12 giugno 2023.
Archegos e i soldi mai restituiti ai creditori
La vicenda di Archegos Capital Management, ex cliente di Credit Suisse, si rifà all’uso di denaro preso in prestito per costruire posizioni importanti in società di media come ViacomCBS e Discovery, senza tuttavia rimborsare i creditori quando i prezzi sono scesi. Discovery ora fa parte della Warner Brothers Discovery, società madre della Cnn.
«Il Credit Suisse - si legge nella nota diffusa dalla Fed lunedì - ha ripetutamente omesso di affrontare i rischi identificati al portafoglio di Archegos nonostante la ripetuta escalation di segnali d’allarme da parte del personale a più livelli di gestione». Inoltre, entro 120 giorni, Ubs-Credit Suisse dovrà presentare un piano per rafforzare la gestione del credito, della liquidità e del rischio non finanziario, nonché la supervisione degli sforzi correttivi.
Ubs e la stretta sul rischio
Ubs ha fatto sapere che implementerà la sua disciplina operativa e di gestione del rischio e la sua cultura in tutta l’organizzazione combinata. Ha dichiarato poi di aver già iniziato a implementare il suo quadro di riferimento per il rischio, comprese le azioni volte a risolvere i problemi normativi, in tutto il Credit Suisse. La grande banca svizzera intende risolvere le controversie e le questioni normative in sospeso di Credit Suisse nel migliore interesse dei suoi stakeholder, compresi gli investitori, i clienti e i dipendenti.
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