L’Ente Ospedaliero Cantonale ha presentato il risultato d’esercizio del 2022, facendo luce anche sui progetti futuri e sui risultati nell’ambito della formazione
Cresce l’attività stazionaria e ambulatoriale, ma il risultato finanziario rimane in rosso. L’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ha presentato i risultati d’esercizio per il 2022 con una conferenza stampa, durante la quale sono stati anche presentati i progetti per il quadriennio 2022-2026.
L’Ente Ospedaliero Cantonale ha tenuto il tradizionale appuntamento con i media per presentare il resoconto dell’esercizio 2022. La conferenza stampa indetta dai vertici dell’EOC ha condiviso un bilancio tra luci e ombre, trasmettendo il messaggio rassicurante di un’azienda che, archiviata l’emergenza Covid, «si concentra con rinnovato entusiasmo sull’impegno di progettare il futuro della sanità ticinese», si legge nella pubblicazione.
Come già lo scorso anno, alla presentazione hanno partecipato direttamente, insieme con il Presidente Paolo Sanvido e con il Direttore Generale Glauco Martinetti, anche la responsabile delle finanze Doris Giulieri, Adriana Degiorgi al vertice dell’area di supporto, Marco Bosetti per l’area informatica, Massimo Manserra e Pierluigi Lurà in rappresentanza delle direzioni degli ospedali, Iva Bolgiani, responsabile della gestione progetti.
Risultato d’esercizio in perdita
Sul fronte delle finanze, sono stati riassunti i dati principali dell’esercizio 2022, caratterizzato da un forte aumento dell’attività sia a livello stazionario (+8%) che a livello ambulatoriale (+9.6%). In particolare ha evidenziato la continua crescita di affluenza presso i pronto soccorso (+21%), un dato che conferma la forte presenza sul territorio di EOC.
Nonostante le attività in espansione dell’Ente e «il lavoro di contenimento dei costi», che sono aumentati in maniera inferiore rispetto ai ricavi, il risultato operativo (EBIT) ha segnato una perdita di 8,2 milioni franchi.
Nonostante le difficoltà, l’Ente continua a investire (56,9 milioni di franchi nel 2022), facendo capo in larga parte a fornitori ticinesi. Il valore distribuito nel Cantone è stato di 639 milioni di franchi (il 72% del valore generato).
leggi anche
La rinascita di medici e infermieri dopo il Covid: ecco Colibrì, perché anche a loro serve aiuto
I progetti per il periodo 2022-2026
Nel corso della conferenza, è stato affrontato il tema centrale della progettualità strategica EOC per il quadriennio 2022-2026, presentato da Iva Bolgiani, responsabile della gestione progetti.
Tra gli ultimi, l’apertura della Nuova Ala Sud dell’Ospedale Regionale di Mendrisio – Beata Vergine e i programmi di sviluppo che accompagneranno in EOC l’evoluzione delle tecnologie digitali e dei moderni strumenti di comunicazione.
«EOC patrimonio di tutti i ticinesi»
Offrendo una breve panoramica generale dell’anno trascorso, Paolo Sanvido, Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha voluto in particolare sottolineare l’importanza del percorso e della riflessione che hanno portato alla messa a punto del «codice di comportamento e deontologico», definito «la nostra carta costituzionale», che «dà un senso profondamente identitario alla definizione di EOC come ‘il nostro ospedale’: nostro in quanto comunità EOC e patrimonio di tutti i ticinesi».
«Visione, missione e valori sono al centro del codice di comportamento EOC e sono stati il leitmotiv del 2022» ha confermato il Direttore Generale Glauco Martinetti. «Progettare è preparare il futuro, e questo non può essere il semplice prolungamento del presente. EOC intende continuare ad essere il punto di riferimento alto e pubblico della sanità ticinese negli anni e nei decenni futuri».
Il ruolo chiave della formazione
Il Direttore Generale, ha posto un significativo accento sull’impegno prioritario di EOC sul fronte della formazione, a tutti i livelli. Medici assistenti (401 quelli in formazione nel 2022), allievi di scuole sanitarie (626, per lo più aspiranti infermieri), apprendisti e tirocini di diversa natura.
«EOC, e in generale la sanità ticinese, ha il dovere di programmare l’accesso e la crescita di nuove leve ed energie fresche» ha dichiarato Martinetti. «Abbiamo bisogno di formare e valorizzare competenze e sappiamo di poter garantire ai giovani che si affacciano al mondo del lavoro un ampio ventaglio di possibilità di impiego in un settore estremamente dinamico, capace di offrire come forse nessun altro grandi soddisfazioni sul piano professionale e su quello dei più nobili valori umani».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Iscriviti alla newsletter