La profonda incertezza che dilaga sui mercati fa perdere terreno alle principali criptovalute.
Non solo l’oro, con l’apprezzamento del dollaro anche Bitcoin ha perso punti, precipitando al valore più basso da metà giugno. Il prezzo dell’asset critografico è così sceso a $ 28.334, quando stamattina era scambiato a poco meno di 29 mila dollari. Solamente un mese fa, aveva raggiunto il suo massimo su anno a $31.386. All’inizio dell’anno, invece, Bitcoin era a quota $16.500.
Al via la speculazione sui mercati
La preoccupazione, che ufficialmente da ieri sera imperversa sui mercati finanziari, lascia la porta aperta alla speculazione.
«La prospettiva di un aumento globale dei tassi di interesse del mercato dei capitali riduce l’attrattiva degli investimenti senza interessi», ha spiegato l’esperto di criptovalute Timo Emden ad Awp. E il verbale diffuso ieri dalla Federal Reserve non ha fatto altro che amplificare il sentiment fortemente incerto degli investitori.
Criptovalute e inflazione
«Sebbene l’inflazione di per sé possa essere un argomento a favore della crescita degli asset cripto, allo stesso tempo si aggiungono altri aspetti come la propensione al rischio degli investitori che temono una recessione ed evitano quelli che il bitcoin è considerato asset più rischiosi», ha dichiarato Sylvia Jablonski, chief investment officer di Defiance ETFs a Cnbc. «Il mio sospetto è che i titoli azionari a beta più elevato e le criptovalute siano vittime del ritardo di fine estate, del trading range-bound, dell’assenza di volumi, tipico del mese di agosto, con la ciliegina della Fed a mantenere gli investitori in disparte e i prezzi in questo range ristretto», ha aggiunto.
Perdono terreno anche gli altri asset
Oltre a Bitcoin, sono diversi gli asset crittografici che hanno registrato delle perdite in questo giovedì, tra cui Ether, XRP di Ripple, Solana, Polygon. Tutti hanno perso più dell’1%.
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